Nel 2015 ammontavano a circa 1 miliardo di euro. A un anno di distanza, il valore degli appalti pubblici irregolari venuto fuori dai controlli eseguiti nel 2016 è aumentato a 3,4 miliardi di euro. E' quanto risulta dal rapporto annuale del 2016 che presenta questa mattina la Guardia di finanza al Salone d’Onore della caserma “Gen. B. Sante Laria” del Comando Generale, alla presenza del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e del comandante generale della Gdf Giorgio Toschi.
Il dato emerge a poche ore di distanza dall'operazione che in Campania ha portato le Fiamme gialle a eseguire a 69 arresti proprio per presunte violazioni nelle gare indette per aggiudicare lavori negli enti pubblici. Tra gli indagati diversi sono i personaggi di spicco delle istituzioni e della politica. Su alcuni, per l'accusa, pesa l'aggravante di aver agevolato il clan camorristico Zagaria di Casal di Principe, in provincia di Caserta.
Stando al Rapporto, superano i 775 milioni di euro i finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, percepiti in modo illegittimo. E sono 8.067 i soggetti ritenuti responsabili di questo reato che sono statri segnalati alla magistratura contabile. Tali irregolarità hanno determinato allo Stato dei danni patrimoniali che sono stati quantificati in 5,3 miliardi di euro. Gli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza nello scorso hanno poi permesso di scoprire truffe nel settore previdenziale e al Sistema Sanitario Nazionale per circa 158 milioni di euro, che hanno portato alla denuncia all'Autorità Giudiziaria di 8.926 soggetti, 87 dei quali tratti in arresto. A seguito delle 3.947 indagini e dei 1.
680 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, sono stati denunciati 4.031 soggetti (56% per abuso d'ufficio, 21% per peculato e 23% per corruzione e concussione), di cui 241 tratti in arresto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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