Aquarius vuol dettare ancora legge: carica migranti e rifiuta gli ordini libici

La nave umanitaria recupera 11 immigrati, ma non li consegna alla Libia. Ora vaga in mare. Salvini: "Niente spazio nei nostri porti"

Aquarius vuol dettare ancora legge: carica migranti e rifiuta gli ordini libici

La nave col nuovo nome (ma uguale sostanza) è arrivata nei giorni scorsi nel tratto di mare di fronte alla Libia. Lo stesso dove per anni le Ong hanno recuperato migliaia di clandestini per poi portarli in Italia. Oggi le cose sono cambiate, i gommoni non sono più carichi di immigrati (ma più piccoli e resistenti) e di navi umanitarie se ne vedono poche. Ma il modus operandi della Aquarius 2 non è cambiato.

L'ultimo salvataggio risale a questa mattina, quando gli operatori di Sos Mediterranée e Medici Senza Frontiere hanno notato "una piccola barca in vetroresina" e - dicono -, dopo aver cercato di contattare invano il centro di coordinamento libico, hanno caricato a bordo 11 migranti. Nel frattempo, i soccorritori hanno informato le autorità italiane, maltesi e tunisine, e le prime hanno comunicato che avrebbero informato la Libia. A quel punto però la Libia ha ssunto il controllo dell'operazione di soccorso e ha dato ordine alla nave di trasferire i sopravvissuti a un pattugliatore libico: "Aquarius ha risposto che la Libia non è un luogo sicuro e quindi di non potervi rimandare persone", ha scritto MSF su Twitter. Insomma: ordine rispedito al mittente.

Secondo quanto si legge nel diario di bordo disponibile online, al rifiuto della Ong a trasferire i migranti per riportarli in Libia, "il JRCC libico risponde all'Acquarius che dovrebbe contattare altri MRCC o il suo stato di bandiera" e "Aquarius conferma la buona ricezione del precedente messaggio", informandolo "che contatterà altre autorità competenti per richiedere un luogo di sicurezza".

Ora però l'Aquarius è al largo della Libia e attende di sapere dove potrò sbarcare gli immigrati. Una cosa è certa: non avverrà in Italia.

Ad affermarlo è stato Salvini: "La Aquarius 2, nuovo nome e nuova bandiera (prima Gibilterra e ora Panama), ha recuperato una decina di persone in acque sar libiche, a poche miglia dalla terraferma, ma si è rifiutata di collaborare con la guardia costiera di Tripoli. Ora vaga nel Mediterraneo: certamente non avrà spazio nei porti italiani".

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