"Arancia Meccanica" a Massa, donna aggredita in casa da un pregiudicato

Una donna di Massa era stata picchiata selvaggiamente e rapinata da un pregiudicato, introdottosi nella sua abitazione come nel film di Kubrik: arrestato e poi rimesso in libertà, l'uomo è stato condotto nuovamente in carcere pochi giorni fa dai carabinieri

Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)
Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)

Si trovava da sola nella propria abitazione, quando un estraneo si è improvvisamente palesato davanti a lei e l'ha aggredita con violenza al punto da provocarle un trauma cranico. Proprio come nella scena del celebre film "Arancia Meccanica", quando Alex DeLarge e i "drughi" compiono il loro numero "visita a sorpresa" nella clinica per dimagrire. Solo che stavolta non si trattava di una finzione e solo di recente l'aggressore è stato (nuovamente) assicurato alla giustizia. Protagonista della vicenda è una cinquantenne residente a Massa, in Toscana, che ha vissuto una notte da incubo.

Il suo aguzzino, dopo un primo arresto e il successivo rilascio dopo pochi mesi, è stato se non altro arrestato nuovamente pochi giorni fa: i carabinieri della compagnia di Carrara hanno infatti dato esecuzione a un ordine di cattura emesso nei confronti dell'uomo (che aveva già dei precedenti alle spalle) e dovrà dunque finire di scontare altri tre anni. Un provvedimento arrivato peraltro a quasi un triennio di distanza dai fatti, svoltisi nel novembre del 2019. Cosa successe? In piena notte, la donna fu aggredita da uno sconosciuto introdottosi furtivamente in casa che le causò delle ferite alla testa. In quel momento non c'era nessuno con lei: si era infatti allontanata dal marito a seguito di una lite. E fu proprio il coniuge, dopo averla rivista nelle ore successive all'episodio sanguinante e visibilmente scossa, ad avvertire le forze dell'ordine.

Una volta trasportata al pronto soccorso e curata, venne dimessa dall’ospedale con circa una settimana di prognosi per il trauma cranico procurato da un pugno particolarmente violento che aveva ricevuto. L'aggressore, dopo averla tramortita, le aveva anche rubato uno smartphone e uno zaino con gli effetti personali, per poi scappare lasciandola ferita e svenuta sul pavimento. I militari dell'Arma, giunti nell'appartamento della vittima, si trovarono davanti uno scenario agghiacciante: sul letto e sulle mattonelle erano ben visibili le numerose chiazze di sangue da lei versato.

L'uomo era stato individuato dopo poche settimane e denunciato per rapina aggravata e violazione di domicilio, ma dopo aver scontato qualche mese di carcere era tornato in libertà. Una decisione che aveva destato scalpore in città, com'era facile immaginare.

La giustizia però ha fatto il proprio corso, tornando evidentemente sui propri passi: lo scorso marzo, il tribunale di Massa lo ha condannato per le sue azioni a quattro anni e quattro mesi. E siamo quindi arrivati ai giorni nostri: dopo l'ordine di cattura firmato dal procuratore capo, il pregiudicato è stato di arrestato nella città toscana e (ri)portato dietro le sbarre.

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