Ieri Domenico Arcuri ha tenuto una conferenza stampa per aggiornare il Paese sulla situazione epidemiologica e sulla campagna vaccinale, che dovrebbe iniziare simbolicamente il 27 dicembre. Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 ha ribadito l'importanza del vaccino, soprattutto per le persone fragili, ma un passaggio della sua conferenza ha particolarmente colpito gli italiani, che sui social non hanno potuto fare a meno di commentare, talvolta con amara ironia.
"Il virus in sé non è preoccupante, lo diventa quando attacca il corpo di una persona", ha detto Domenico Arcuri, che poi ha continuato: "E lo diventa particolarmente quando attacca il corpo di una persona fragile, e purtroppo anche questo lo abbiamo imparato tutti: 70mila italiani non ci sono più, grazie a questa tragedia". Le parole del commissario sono per molti la fiera delle ovvietà. In tanti commentano con stizza, altri cercano di ironizzare nonostante il momento, nonostante il Natale in lockdown, che purtroppo non è il titolo di un cinepanettone. "Poi dici che ti parte un #graziealcazzo la mattina della Vigilia di Natale", scrive una certa Annamaria riportando le parole di Domenico Arcuri. Questo è il senso di molti dei commenti che si possono trovare sui social in merito alle parole del commissario Arcuri, ma c'è chi prova anche con una variante: "Secondo Arcuri, il virus in sé non è pericoloso, lo diventa quando attacca il corpo di una persona. Grazie, Graziella e grazie al C...ovid". E poi c'è chi prova con i parallelismi elevati: "Così Arcuri annienta Lapalisse".
C'è anche chi prende spunto dalle parole del commissario per fare degli esempi ironici: "Lanciarsi dall'ottavo piano non è pericoloso, lo diventa quando tocchi l'asfalto". Oppure: "Sarebbe come dire che un proiettile in sé non è preoccupante, lo diventa quando entra nel corpo di una persona". Il concetto così scontato di Domenico Arcuri non poteva che scatenare le reazioni del web e basta scorrere Twitter, per esempio, che capire che gli italiani in questo momento non hanno bisogno di slogan, di simboli e di primule, ma di fatti concreti e di risposte.
E così c'è chi propone la candidatura di Domenico Arcuri al "premio Nobel per la medicina e Man of the year del Time", perché "sono intuizioni che stravolgono un'era. Conte ha scovato Arcuri e lo ha fatto palare. Deo Gratias".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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