Ottenuto il via libera dall'Aifa, pianificate distribuzione e ripartizione, l'Italia punta dritta al "V-Day", il calcio d'inizio della campagna vaccinale europea anti Covid. Tutto pronto per il 27 dicembre? Non proprio. All'ospedale Spallanzani di Roma arriveranno le prime 1950 fiale (9.750 dosi) del “Comirnaty”, il siero della Pfizer-BioNTech approvato dall’Ema. Poi, dall'ospedale romano le fiale saranno trasportate dall’esercito nei vari hub regionali. E qui, dopo le passerelle della giornata simbolo, iniziano i guai.
Mancano i super frigo per le fiale
Da gennaio si entrerà nel vivo della “più imponente campagna vaccinale della storia” messa a punto dal super commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. I primi a ricevere il vaccino - seguendo le priorità stabilite dal governo - saranno un milione e 400mila operatori sanitari di ospedali, cliniche e Asl e 570 mila anziani e operatori delle Rsa. Del piano di Arcuri a non tornare non sono solo le tempistiche, come dimostrato da IlGiornale.it, ma anche la logistica. Per la conservazione il vaccino Pfizer va mantenuto alla temperatura di meno 70 gradi. Ma dei 294 punti dislocati nelle varie regioni in cui sarà iniettato il siero, solo 222 sono dotati degli "ultra freezer", le celle Ult (Ultra low temperature) indispensabili per la corretta conservazione del vaccino Pfizer. E anche se “diventeranno 289 dopo il 7 gennaio”, si legge in una delle schede presentate da Arcuri al vertice con le Regioni per l’approvazione del piano vaccini, all'appello ne mancherebbero ancora cinque.
Ecco chi è pronto e chi no
Dai dati del 15 dicembre, riporta HuffingtonPost, 9 Regioni e una Provincia Autonoma, su 21, non hanno ancora tutti i super frigoriferi necessari. L'Abruzzo ne ha 4 rispetto ai 7 che servono, la Calabria 5 su 6, Lazio 18 su 20, la Liguria 10 su 15, la Lombardia 38 su 65, la Provincia Autonoma di Bolzano appena 1 su 8, la Puglia 10 su 11, la Sardegna 4 su 12, la Sicilia 22 su 36 e la Toscana 8 su 12. Ne sono sprovvisti anche sette presidi ospedalieri: 5 in Liguria, uno in Lazio e uno in Puglia. Chi è ancora in attesa di dotazione potrà appoggiarsi ai punti idonei più vicini. Su quali e come dalla struttura commissariale non chiariscono. Intanto, le Regioni corrono per accaparrarsi i frigo che mancano e non arrivare impreparate a gennaio.
Gli operatori per fare i vaccini ancora non ci sono
A pochi giorni dal via della campagna vaccinale ancora non si sa chi dovrà iniettare il siero anti Covid. Le 1.500 strutture sanitarie individuate per la somministrazione non hanno ricevuto precisazioni. E il bando per reclutare il personale sanitario e le cinque agenzie per il lavoro a cui affidare la selezione è partito solo il 16 dicembre scorso: due settimane scarse per arruolare 15 mila operatori, 3 mila medici e 12 mila infermieri.
Il bando scade il 28 dicembre. Non solo. La copertura economica dell'assunzione del personale da impiegare nella campagna vaccinale sarebbe appesa, riporta il Sole 24Ore, al passaggio di un emendamento alla manovra di bilancio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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