Armi, droga e sesso: il lato oscuro dell'isola dei party clandestini

Il lato nascosto dell'isola delle Baleari, dove negli ultimi giorni si sono registrate due morti e una sparatoria. Dal caso Genovese ai tentati omicidi: gli ultimi casi di cronaca legati agli italiani a Ibiza

Armi, droga e sesso: il lato oscuro dell'isola dei party clandestini

Violenze, morti misteriose e sparatorie. Ibiza, l'isola dell'arcipelago spagnolo delle Baleari, sembra avere anche un lato nascosto. A dirlo, in un'intervista al Messaggero, è stata Alba Parietti, che lì è proprietaria di una casa: "È un luogo meraviglioso che ha anche un lato oscuro. E devo ammettere che spesso siamo noi italiani a risvegliarlo".

Italiani, infatti, sono i protagonisti dell'ultima vicenda di cronaca che ha coinvolto l'isola. Lo scorso 5 giugno, infatti, due connazionali erano rimast feriti da alcuni colpi di arma da fuoco, mentre si trovavano a una "festa privata illegale", come riportava Lapresse. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita degli inquirenti, infatti, la sparatoria sarebbe scoppiata dopo le due della notte tra venerdì e sabato, quando una coppia è arrivata nella villa dove era in corso una festa organizzata nella zona di Sant'Eularia, in violazione le norme anti-Covid. Un party che racconta, in parte, le notti di festa sull'isola: "Diciamo che non è il miglior posto dove mandare i propri figli adolescenti da soli in vacanza- ha precisato Alba Parietti parlando della vita notturna-Ma non è un'isola sex & drugs & rock & roll, almeno non più di certi nostri paesini". A rimanere feriti nella sparatoria, forse causata di una discussone legata a una relazione sentimentale, sono stati due italiani di 28 e 35 anni, il primo trasportato in ospedale in gravi condizioni. Anche l'autore della sparatoria, che si è arreso alle forze dell'ordine il giorno successivo, è italiano: si tratterebbe, secondo i media, di un 33enne napoletano resisdente a Ibiza, con precedenti penali sia in Italia, dove sarebbe stato coinvolto in un'inchiesta della Dda di Napoli riguardante il traffico di droga internazionale, che sull'isola, dove era stato già individuato per un reato contro la salute pubblica. Ora l'uomo risulterebbe indagato per tentato omicidio e lesioni, stando a quanto riportano le testate locali. Intanto, resta in gravi condizioni il ragazzo ferito gravemente, colpito a una gamba e alla testa.

Una ragazza italo-spagnola è anche la vittima di un presunto femminicidio avvenuto lo scorso 3 giugno. Quel giorno, due turisti sono morti cadendo dal balcone al quarto piano di un albergo di Ibiza. I fatti sono avvenuti intorno alle 4:30 del mattino, quando la giovane di 21 anni sarebbe precipitata dal balcone, seguita da un ragazzo marocchino di 26 anni. Secondo le testate locali, la polizia penserebbe a un femminicidio seguito da un suicidio: l'uomo, cioè, potrebbe aver spinto la ragazza nel vuoto, per poi gettarsi dietro di lei. Ma le indagini sono ancora in corso ed è presto per trarre conclusioni. L'isola non è nuova nemmeno ad episodi di violenza sessuale. Oltre a quello accennato da Alba Parietti, che racconta di essere "intervenuta per aiutare una signora tedesca inseguita, in mezzo all'acqua, da un italiano che voleva farle violenza", Ibiza fu anche lo scenario dei presunti stupri per i quali è indagato Alberto Genovese. Lo scorso dicembre, dopo lo scoppio del caso a Milano, una ragazza di 23 anni parlò delle presunte violenze subite nel luglio dello stesso anno, durante una vacanza a Ibiza: anche lei, come la 18enne che partecipò alla festa milanese, sarebbe stata prima drogata e poi costretta a un rapporto sessuale con l'imprenditore.

Si tratta di episodi che raccontano il lato nascosto di Ibiza, dove "sta crescendo un sentimento anti italiano- stando a quanto racconta la Parietti-E le persone che lavorano da anni qui, facendo un ottimo lavoro soprattutto nella ristorazione, sono molto tristi. Pochi che delinquono rovinano la reputazione di tutti gli altri".

Sull'isola, poi, sembra esserci anche un problema di camorra, ma niente di diverso rispetto a tante altre zone, come "Miami e qualsiasi luogo dove ci sia turismo di massa, possibilità di corrompere e di fare soldi. Ma Ibiza non è una periferia colombiana, non ci sono sparatorie per strada, la situazione non è così drammatica".

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