Ora è giallo a Glasgow "Fermato Xavier Dupont". Ma per il Dna non è lui

Era chiamato il “mostro di Nantes” per aver sterminato la famiglia nel 2011. Dopo aver ucciso la moglie e i quattro figli li aveva fatti a pezzi e seppelliti

Ora è giallo a Glasgow "Fermato Xavier Dupont". Ma per il Dna non è lui

Non sarebbe il “mostro di Nantes”, Xavier Dupont de Ligonnès, l'uomo fermato e arrestato all'aeroporto di Glasgow A rivelarlo il test del Dna. Fonti vicine alle indagini avrebbero fatto sapere che il test ha dato esito negativo. L’uomo che, nel 2011, aveva sterminato la propria famiglia, moglie e quattro figli, e ne aveva poi seppellito i corpi, fatti a pezzi, nel giardino di casa, non è quindi colui che ieri pomeriggio è stato arrestato dalla polizia scozzese. L'omicida più ricercato di Francia, ben otto anni di latitanza, è quindi ancora a piede libero. Le impronte digitali però corrisponderebbero, almeno in parte, al fuggiasco. Il 50enne, discendente di una famiglia aristocratica, era stato visto l’ultima volta, ripreso da una telecamera di sicurezza, mentre stava ritirando dei soldi a un bancomat a Roquebrune sur Argens, nel Sud della Francia. Era il 14 luglio del 2011.

Da quel momento di lui si sono perse le tracce. Dopo circa una settimana gli investigatori avevano ritrovato i corpi dei suoi familiari fatti a pezzi e seppelliti nel giardino della sua abitazione. La moglie Agnès, 48 anni, e i quattro figli Arthur, 21, Thomas, 18, Anne,16 e Benoît,13. Tutti prima drogati e poi uccisi con almeno due colpi di carabina 22 Long Rifle alla testa. Accanto a loro anche i cadaveri dei due cani di famiglia, di razza Labrador. Nei giorni scorsi una telefonata anonima sarebbe arrivata alla gendarmerie francese, avvertendo la polizia della sua imminente partenza su un volo diretto a Glasgow. I poliziotti francesi non avrebbero però fatto in tempo a bloccare l’uomo all’aeroporto Roissy-Charles de Gaulle di Paris.

Subito si sono messi in moto gli agenti scozzesi, avvertiti dall’Interpol. Hanno braccato e arrestato un uomo, appena ha messo piede sulla terraferma. Peccato però che sembra non si tratti del pluriomicida. All'inizio si era pensato che il viso dell’uomo fosse totalmente irriconoscibile a causa delle molte operazioni chirurgiche subite. Invece sembra si tratti proprio di un'altra persona. Su di lui, negli anni di latitanza, molte storie, alcune inventate, che lo hanno visto come protagonista. Nascosto in Italia, protetto dalla mafia corsa, scappato addirittura negli Stati uniti perché in realtà agente segreto della Cia. Nessuna conferma però, Dupont sembrava essersi dissolto nell’aria. Qualcuno aveva anche pensato a un possibile suicidio.

La sorella, Christine de Verdun, aveva anche aperto un blog su internet per sostenere la sua innocenza. Di sicuro si sa che Dupont, prima di massacrare la famiglia, aveva un’amante, alla quale avrebbe anche chiesto dei soldi, sembra 50mila euro, perché coperto dai debiti. Dupont aveva infatti tentato alcune iniziative imprenditoriali, senza però riuscire ad avere successo, anzi, erano tutte fallite. Anche la trasmissione “Chi l’ha visto” si era occupata della sua scomparsa.

Il più ricercato di Francia sarebbe ancora in libertà, e non, come hanno scritto i giornali d'Oltralpe, in mano alla giustizia. Ancora presto per mettere la parola fine su questa vicenda criminale che ha appassionato molti francesi. E che, con tutta probabilità, continuerà a farlo.

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