È stato arrestato per spaccio un uomo che, quando era solo un bambino, era stato curato grazie a Diego Armando Maradona. Il 18 marzo del 1985 era stata infatti organizzata proprio dal Pibe de Oro ad Acerra, in provincia di Napoli, una partita di calcio di beneficenza per pagare al piccolo l'operazione al palato di cui necessitava. Grazie alla raccolta fondi i genitori avevano portato in Svizzera il proprio figlio, che aveva allora poco più di un anno, per sottoporlo all’intervento chirurgico. Ai tempi, la partita era stata fatta in un campetto di calcio fangoso, trasformato ora in un parco cittadino dove c’è una statua in ricordo di quel giorno. Nel 2002 il ragazzo aveva anche incontrato il campione di calcio argentino durante una puntata della trasmissione televisiva “C'è posta per te”.
L'arresto per spaccio
Luca Quarto, adesso 38enne, che qualche anno fa diceva che Maradona per lui era come un padre, è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo, secondo quanto ricostruito dai militari, faceva il pusher a Bellaria Igea Marina e a Rimini. Come riporta la stampa riminese, nella tarda serata di venerdì scorso, il 38enne è stato fermato dai carabinieri di Bellaria Igea Marina mentre stava vendendo in strada una dose di cocaina a un imprenditore della zona. Anche il compratore è stato identificato e poi segnalato alla prefettura come assuntore. Quarto è invece stato arrestato.
I militari hanno in seguito perquisito l’abitazione del pusher, nella quale sono stati trovati e sequestrati 50 grammi di cocaina, oltre a un bilancino di precisione, il materiale necessario per il confezionamento della droga e 5mila euro in contanti. La somma sequestrata è ritenuta dagli investigatori il provento dell'attività di spaccio dell’uomo. Il giudice ha disposto per il 38enne gli arresti domiciliari in attesa del processo, che è stato fissato per il prossimo 24 ottobre. Il pusher era beneficiario del reddito di cittadinanza che gli è stato subito revocato.
Le cure grazie a Maradona
Quella di Quarto è una delle storie più conosciute riguardanti la generosità del calciatore argentino. L'uomo aveva solo un anno di vita ma già aveva un difetto molto grave al palato. I suoi genitori non avevano i soldi necessari per pagare l'operazione chirurgica molto costosa, alla quale avrebbero dovuto sottoporre il figlio.
Il giocatore, che era arrivato al Napoli da neanche sei mesi, aveva preso a cuore la storia del bimbo e, quasi da solo, si era impegnato per organizzare una partita di beneficenza in suo aiuto. Luca venne operato grazie ai soldi racconti in quella partita, circa 20 milioni di lire.
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