A Porto Empedocle l’arrivo di navi con a bordo migranti trasferiti da Lampedusa è quasi all’ordine del giorno, con conseguente dispiegamento delle forze dell’ordine all’interno del porto.
Questa mattina però, nello scalo agrigentino sono presenti anche rappresentanti istituzionali e semplici cittadini: dalla nave Pietro Novelli arrivata da Lampedusa, sono scese le salme delle vittime del naufragio del 7 ottobre.
Si tratta di tredici bare, arrivate poco dopo mezzogiorno, al cui interno vi sono gli unici corpi ritrovati a seguito della tragedia. Tanti ancora coloro che purtroppo mancano all’appello, con ricerche rese difficili a causa del maltempo nelle ore successive al naufragio.
Ad accogliere le bare i picchetti degli uomini della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, i cui colleghi sono intervenuti nella notte del disastro a Lampedusa salvando 22 persone, ma anche di Polizia e Carabinieri. Sul molo commerciale del porto di Porto Empedocle, anche il prefetto di Agrigento Dario Caputo, assieme ai vertici delle forze dell’ordine ed ai sindaci di Agrigento e Porto Empedocle.
Una scena che ha ricordato da vicino quella vissuta, nello stesso molo del porto empedoclino, sei anni fa quando da Lampedusa sono arrivate le salme delle vittime del naufragio del 3 ottobre 2013. In quell’occasione sono stati 386 i morti, per dare loro degna sepoltura in Sicilia viene anche impiegata una nave militare che ha trasportato le bare a Porto Empedocle.
In questo caso, come detto, le vittime rintracciate sono state 13 ed i corpi sono stati imbarcati ieri sera a Lampedusa, all’interno di un camion con una cella frigorifera. A prima vista, una volta sbarcato, è sembrato uno dei tanti mezzi che ogni giorno fanno la spola tra la Sicilia e le isole Pelagie, difficile capire che all’interno invece c’erano i corpi delle vittime.
Un muletto ha preso le bare una ad una, adagiandole quindi sul molo: qui i morti del naufragio hanno ricevuto gli omaggi dei rappresentanti istituzionali presenti, mentre il parroco di Porto Empedocle ha recitato le preghiere per un estremo saluto alle vittime.
Subito dopo, le bare sono quindi state caricate sulle auto delle onoranze funebri: così come concordato nei giorni scorsi, i morti del naufragio di Lampedusa verranno seppelliti nell’agrigentino, tra i vari comuni che hanno dato disponibilità ad accogliere le salme nei rispettivi cimiteri.
Al termine della breve cerimonia funebre, alcuni semplici cittadini e rappresentanti del mondo delle associazioni hanno poi deposto dei fiori sopra le bare.
Se al porto si è vissuto dunque l’estremo commiato alle vittime, a pochi chilometri di distanza, all’interno degli uffici del tribunale di Agrigento, stanno invece andando avanti le indagini. Si indaga per naufragio ed omicidio colposo.
Così come fatto trapelare dagli stessi inquirenti, lo scafista sarebbero morto a seguito del ribaltamento fatale dell’imbarcazione.
Vengono sentiti, già poche ore dopo la tragedia, testimoni e sopravvissuti per provare a chiarire la dinamica dei fatti. Per adesso l’unica cosa certa è che la traversata è partita dalla Libia ed ha effettuato un’insolita sosta intermedia in Tunisia, prima di procedere verso Lampedusa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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