A Roma sta per aprire i battenti un nuovo centro di accoglienza, pronto a dare ospitalità a circa mille migranti. Dopo un’indagine di mercato avviata lo scorso novembre, la Prefettura di Roma avrebbe individuato, infatti, “due immobili proposti dalla Idea Fimit SGR Spa Fondo Alfha e dalla Immobiliare Parco dei Tigli srl per i quali è stato avviato l'iter locativo presso l'Agenzia del Demanio”, da affittare e destinare alla funzione di “hub di prima accoglienza per cittadini stranieri richiedenti asilo”.
Secondo quanto scrive in una nota il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori, uno dei due immobili ritenuti idonei per ospitare il nuovo centro di accoglienza, si troverebbe in zona Casal Lumbroso, nel XII municipio. Nello stesso municipio, che si trova nella zona ovest della Capitale, qualche mese fa la Prefettura, per far fronte all’emergenza migranti sul territorio nazionale, ha deciso di aprire un altro centro di accoglienza straordinario per circa 300 richiedenti asilo. L’apertura del centro in un ex hotel a largo Perassi, era stata accompagnata, inizialmente, da disagi e polemiche: dalle manifestazioni degli stessi migranti, inscenate per chiedere soldi contanti al posto dei voucher alla cooperativa che gestisce il centro, alle proteste dei residenti per il degrado e la sicurezza nel quartiere.
Ora, dinanzi all’ipotesi dell’apertura di un altro centro di accoglienza nella zona, c’è chi, come il consigliere regionale del partito di Giorgia Meloni, Fabrizio Santori, promette battaglia e parla di “una nuova tegola che sta per abbattersi sui cittadini di Roma”. “Un’invasione che sembra inarrestabile, e che gonfia il business dell’accoglienza attraverso cui si arricchiscono cooperative, associazioni, grandi proprietari di immobili che mettono a disposizione le proprie strutture a discapito dei cittadini, le vere vittime di questa assurda situazione”, ha attaccato Santori in una nota, “così gli affari viaggiano a gonfie vele, arricchendo i portafogli di pochi a svantaggio di molti”.
“Intanto, c’è la certezza che dopo la tendopoli all’interno della sede della Croce Rossa Italiana di via Ramazzini, e l’Hotel Gelsomino sull’Aurelia, ancora una volta gli abitanti dei municipi XII e XIII dovranno fare i conti con i disagi causati dall’emergenza migranti, per i quali le istituzioni si mobilitano in massa, mentre lasciano abbandonati a se stessi i tanti italiani in difficoltà ai quali non si riesce a trovare un tetto”, conclude il consigliere regionale di
Fratelli d’Italia. Anche se gli immobili, secondo quanto si apprende dal sito della Prefettura, sono stati individuati, non è chiaro però quando sarà pronto il nuovo centro d'accoglienza, e se si tratterà di una o più strutture.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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