La moda mette in circolazione la sua creatività attraverso eventi speciali pensati per Expo. E mette in scena eventi speciali. Cosa c'entrano, per esempio, i rododendri dell'oasi Zegna, i fiori sui tessuti dell'archivio Haberlein - oltre 2.200 volumi - quelli disegnati dagli artisti Lucy + Jorge Orta e riprodotti su piatti esclusivi donati al Fai e poi venduti per raccogliere fondi, il risotto bianco decorato con una spirale di zafferano da Davide Oldani? Apparentemente nulla. In sostanza sono il foglio su cui ZegnArt ha scritto la sua Fabulae Naturae nel quartier generale di Via Savona a Milano per connettersi con l'apertura di Expo. «La circolarità della nostra galassia mette insieme tutto» diceva Anna Zegna deliziando gli ospiti con mezzi eterogenei: i macro fiori alle pareti, i cibi squisiti, un delizioso libro intitolato «Flower Landscape» con tessuti, fiori e ricette. Creativo anche il linguaggio adottato da Diesel che nello store di Piazza San Babila alterna nei sei mesi di Expo tre installazioni firmate dal bravissimo artista Felice Limosani. La prima per l'inaugurazione dell'esposizione, ha proposto insolite colonne rotanti, come quelle dei car wash, fatte con il denim, il tessuto di cui si nutre l'azienda che ha rivoluzionato il mondo del jeans. Una materia prima capace di far sognare anche attraverso il nuovo servizio di Denim Master Studio che offre la possibilità di rendere unico il proprio jeans con l'applicazione di ricami, rivetti e borchie ma anche nome o iniziali.
Arte anche da Les Copains con la mostra «Peter Wuthrich: the angels of the world» allestita nel suo atelier di Via Manzoni.
In scena il libro che diventa quadro astratto, installazione, scultura, performance e portrait di persone che l'artista ha incontrato per strada e alle quali ha chiesto di fotografarle mentre si caricavano un libro aperto sulle spalle per diventare quasi angeli messaggeri, guide, protettori alati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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