Riviste porno in carcere: scoppia la bufera. Un detenuto sottoposto al regime di 41 bis nel carcere di Ascoli Piceno non potrà ricevere riviste a luci rosse. A bloccare tutto è stato il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il Dap. Secondo i vertici dell'istituto di soveglianza c'è il rischio che tra le pubblicità vengano inseriti anche messaggi cifrati per l'ergastolano. Da qui il ricorso al giudice di sorveglianza. Ma nonostante sia arrivato un verdetto positivo per il dteenuto, resta il blocco da parte della polizia penitenziaria.
"E' incredibile che un organo amministrativo come il Dap si frapponga a una decisione di un organo giudiziario", afferma a "Il Giorno" Mauro Gionni, il legale del boss. Ora il detenuto, insieme al suo legale promette battaglia. L'avvocato per il suo cliente rivendica di preservarne l'integrità psico-fisica attenendosi al parere del magistrato di sorveglianza.
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