Suicida in carcere ad Ascoli Piceno imprenditore che uccise due operai

Si è impiccato nel bagno. A trovare il cadavere, alle quattro di notte, il compagno di cella

Suicida in carcere ad Ascoli Piceno imprenditore che uccise due operai

Si è ucciso in carcere Gianluca Ciferri, imprenditore edile di Fermo che lo scorso 15 settembre aveva ucciso a colpi di pistola due operai kosovari che erano andati a chiedergli il pagamento di alcuni stipendi arretrati.

L'uomo è stato trovato morto dal compagno di cella, intorno alle quattro di notte. A quanto hanno fatto sapere dal carcere di Ascoli Piceno, si è impiccato alla grata della finestra del bagno, utilizzando una corda formata da lenzuola e federe. Avrebbe lasciato una lettera.

Sposato e padre di tre figli, l'imprenditore 48enne era titolare di una piccola azienda di movimento terra. Quest'estate era stato costretto a licenziare due lavoratori kosovari, Mustafa Neomedim e Avdyli Valdet, che aveva assunto regolarmente, per mancanza di lavoro. Gli operai sostenevano che Ciferri gli dovesse dei soldi.

A settembre i due uomini si erano presentati da lui, chiedendogli di saldare il debito.

Si era scatenata una rissa e l'imprenditore aveva aperto il fuoco con una pistola, uccidendo un operaio e ferendo gravemente il secondo. L'imprenditore aveva poi chiamato i soccorsi. Aveva raccontato ai carabinieri di essere stato minacciato con un piccone.

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