Alcol, sesso e promesse: la violenza dell'Argento

Prima cacciò la parente di Bennett per restare sola con lui. Poi il sesso orale e le promesse di lavoro nei suoi film

Alcol, sesso e promesse: la violenza dell'Argento

Asia Argento, la grande accusatrice italiana di Harvey Weinstein, sarebbe nei guai. Come riporta un'inchiesta del New York Times, infatti, la donna avrebbe abusato di Jimmy Bennett, quando l'attore aveva solamente 17 anni. E qui si ha il primo problema: in California, luogo in cui sarebbero avvenuti i fatti, l'età legale per il consenso a rapporti sessuali è 18 anni. Se i fatti descritti dal New York Times dovessero rivelarsi veri, l'Argento dovrebbe gestire un problema non da poco.

Per metter a tacere tutto, l'attrice avrebbe sborsato 380mila euro. Ma dall'inchiesta emergerebbe anche dell'altro. E sono i documenti citati dal New York Times a parlare: "Quella mattina Bennett, che ha una condizione agli occhi che gli impedisce di guidare, arrivò nella camera d'albergo di Argento con un parente. L'attrice chiese a questa persona di andarsene così da poter stare da sola con Bennett. Poi gli diede da bere alcolici e gli mostrò una serie di appunti che aveva scritto". Dal lavoro, a quanto scrive il giornale americano, si sarebbe passati ben presto alle avances: "Poi lo baciò, lo spinse sul letto, gli tolse i pantaloni e praticò sesso orale su di lui. Infine si arrampicò sopra il ragazzo e i due ebbero rapporti sessuali. Poi gli chiese di scattare una serie di foto". A partire da quel momento, Bennett comincia a sentirsi spaesato. Confuso. Si legge ancora nei documenti: "Mentre veniva portato a casa, iniziò a sentirsi estremamente confuso, mortificato e disgustato".

Poche ore dopo l'incontro, l'Argento avrebbe pubblicato su Instagram un post in cui scriveva: "Il giorno più felice della mia vita reunion con @jimmymbennett xox", aggiungendo "Jimmy sarà nel mio prossimo film"".

In molti si sono chiesti perché Bennett abbia aspettato così tanti anni a parlare. Del resto la stessa domanda è stata posta anche nei confronti della stessa Asia Argento in seguito allo scandalo Weinstein. Ma è l'avvocato dello stesso attore a spiegare il perché: "Per Bennett, vedere Argento presentarsi come vittima di violenza sessuale era troppo da sopportare. Argento era sia un mentore che una figura materna.

Sentiva che si era instaurata una relazione madre-figlio dopo la loro prima esperienza sul set nel 2004". Una ferita così grande che non poteva rimanere nascosta. E che ora getta ombra sulla figura di Asia Argento.

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