Baby squillo dei Parioli. Chiesto il rinvio a giudizio per otto persone

I reati contestati sono sfruttamento della prostituzione, cessione di droga, estorsione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile

Baby squillo dei Parioli. Chiesto il rinvio a giudizio per otto persone

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di otto persone per lo sfruttamento delle due ragazzine fatte prostituire in un appartamento ai Parioli. I reati contestati, a seconda delle posizioni, sono sfruttamento della prostituzione, cessione di droga, estorsione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Cristiana Macchiusi hanno chiesto il processo per Mirko Ieni, ritenuto il promotore del giro di prostituzione, Nunzio Pizzacalla, Mario De Quattro, la madre di una delle ragazzine, e i clienti Riccardo Sbarra, Marco Galluzzo, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone. Per Ieni e Pizzacalla l’accusa è sfruttamento della prostituzione minorile e per Ieni anche di cessione di droga.

A Sbarra è accusato di possesso di materiale pedopornografico; De Quattro di una tentata estorsione: ha cercato di farsi dare 1.500 euro per non diffondere il filmato di un rapporto. Galluzzo è accusato di aver ceduto cocaina in cambio delle prestazioni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica