Balbo ora può tornare a casa (ma non tutti i cittadini lo vogliono)

Il comune di Chicago sta pensando di rimuovere la statua dell'aviatore. Ma Sesto Calende ha scritto al primo cittadino americano per chiedergli di spedirgli il monumento nel caso la città decidesse davvero di rimuoverlo

Balbo ora può tornare a casa (ma non tutti i cittadini lo vogliono)

La metropoli americana Chicago ha qualcosa in comune con Sesto Calende, una piccola cittadina in provincia di Varese. A unirle è il monumento che Mussolini regalò alla città americana in occasione della trasvolata Atlantica del 1933 di Italo Balbo, terminata proprio a Chicago. L'impresa fu resa possibile dagli idrovolanti S55 costruiti a Sesto Calende dalla Siai Marchetti, un'azienda che ha proiettato nel Mondo l'areonautica italiana.

Dopo 84 anni da quell'impresa, il comune di Chicago sta valutando di rimuovere il monumento, visto come un lascito del regime fascista. Non tutti sono d'accordo, però: appresa la notizia, il sindaco di Sesto Calende, Marco Colombo, ha scritto al primo cittadino di Chicago per chiedergli di spedirgli il monumento nel caso la città decidesse davvero di rimuoverlo. In quel caso, ha fatto sapere Colombo, "partirebbe una raccolta fondi per finanziare le spese di trasporto" (Guarda il video).

Vogliamo andare a Chicago, dove è in atto il braccio di ferro sulla statua di Balbo.
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I cittadini di Sesto Calende sono divisi: c'è chi vede il monumento in modo negativo, accostandolo al fascismo; mentre altri pensano sia in monumento dedicato alle

centinaia di persone che hanno reso possibile la costruzione degli idrovolanti S55, i gioielli della Siai Marchetti esportati persino in Unione Sovietica.

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