"Maligni amplificatori", "Da ricovero coatto". Tra Burioni e Maglie volano insulti

La giornalista ha replicato all'ennesimo post provocatorio dell'immunologo, non nuovo ad uscite in grado di scatenare polemiche

"Maligni amplificatori", "Da ricovero coatto". Tra Burioni e Maglie volano insulti

Con il suo nuovo post provocatorio a tema vaccini Roberto Burioni, che stavolta ha voluto parlare di bambini, ha provocato la dura reazione della giornalista Maria Giovanna Maglie.

Bambini come "amplificatori biologici"

Con la vaccinazione dei bimbi oramai alle porte e la sperimentazione di Pfizer in via di conclusione su alcuni "volontari", Roberto Burioni ha utilizzato ancora una volta i propri profili social per incoraggiare anche i genitori a scegliere di inoculare il siero ai propri figli. "I figli sono gioie, felicità, etc, ma anche maligni amplificatori biologici che si infettano con virus per loro quasi innocui, li replicano potenziandoli logaritmicamente e infine li trasmettono con atroci conseguenze per l'organismo di un adulto", ha scritto l'immunologo.

La replica di Maria Giovanna Maglie non si è fatta attendere e si è mischiata alle dure reazioni da parte di numerosi follower del celebre immunologo. "Questo è veramente da ricovero coatto. Mai sentito qualcosa di così ignobile", ha commentato infatti la giornalista. "I bambini hanno già sofferto troppo in questi mesi... Adesso anche untori ... È veramente troppo", aggiunge un altro internauta sotto il post.

I post al centro delle polemiche

L'immunologo, protagonista di innumerevoli ospitate televisive fin dall'inizio della pandemia, ha da sempre mostrato una particolare propensione per l'invettiva nei riguardi di quanti non aderiscono alle sue linee di pensiero. La scelta di utilizzare i social network, in particolar modo Twitter, per dare massima risonanza alle sue parole, ha scatenato polemiche tra quanti hanno chiesto spesso e volentieri l'intervento delle autorità per moderare i toni delle sue uscite. Come dimenticare, infatti, il paragone tra i topi e i cosiddetti "no vax" effettuato la scorsa estate. "Propongo una colletta per pagare ai no-vax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci", aveva sbottato sul proprio profilo ufficiale Burioni, scatenando la reazione del Codacons, che aveva chiesto l'immediata radiazione dall'Albo dei medici.

"Il Codacons, pienamente favorevole ai vaccini anti-Covid e alla campagna di vaccinazione avviata in Italia, non può accettare che un medico, onnipresente sui mass media e sui canali televisivi privati e pubblici, possa lasciarsi andare ad affermazioni disgustose e insulti raccapriccianti nei confronti dei cittadini che, per i più disparati motivi, non possono o non vogliono vaccinarsi, e per tale motivo chiede oggi ufficialmente la radiazione dall’albo per Roberto Burioni, che in un post ha definito 'sorci' coloro che non si sottopongono al vaccino augurando agli stessi gli 'arresti domiciliari'", scriveva a luglio l'associazione in un comunicato ufficiale.

Una rimostranza di poco conto, dato che, parlando in un'altra occasione della possibilità di concedere spazio per esprimere le proprie opinioni anche a chi si professasse contrario alla vaccinazione di massa, l'immunologo aveva così commentato: "Se in un programma televisivo si parla di stupro non ritengo che sia opportuno dare spazio anche al punto di vista di uno stupratore".

In questo caso il diretto interessato aveva deciso di replicare subito dopo le prime reazioni sdegnate alle sue parole: "In nessun modo voglio paragonare chi decide di non vaccinarsi (scelta criticabile ma perfettamente legale) a chi commette un gravissimo reato. Non mettetemi in bocca - come avete fatto molte volte - quello che non ho detto".

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