Mario Draghi in conferenza stampa non ha usato mezzi termini sulla necessità di vaccinare quante più persone possibili in un tempo rapido: "Non ti vaccini, ti ammali, muori oppure fai morire. Senza vaccinazione poi si deve chiudere tutto e di nuovo". Le sue parole sono state accolte con soddisfazione dagli esperti, che da settimane spingono per convincere gli italiani a sottoporsi alla vaccinazione contro il coronavirus. Tra loro c'è Roberto Burioni, che poche ore dopo, in un post su Twitter dai toni chiaramente e volutamente provocatori, ha dichiarato: "Propongo una colletta per pagare ai novax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci".
Parole forti che hanno scatenato immediate reazioni da parte del popolo del web, benché come spesso accade il medico abbia ristretto la platea dei commentatori ai soli utenti che lui stesso segue su Twitter. "Io capisco la frustrazione che deriva da attacchi quotidiani volgari, ma rispondere con questi toni, per qualcuno che ha meritoriamente scelto di fare divulgazione, è altamente controproducente e dannoso", ha dichiarato un utente. La sua opinione è condivisa da tanti ma non da tutti, tanto che sono diversi gli utenti che plaudono alla presa di posizione di Roberto Burioni e auspicano misure ancora più severe: "Purtroppo saranno ancora liberi di contagiarsi e contagiare su metropolitane, autobus, treni, aerei, traghetti, bar (al bancone), ristoranti e pizzerie all'aperto anche se assembrati, scuole, uffici...".
Il post di Roberto Burioni, inizialmente condiviso su Twitter, è stato fotografato e diffuso anche sugli altri social network, dove può essere liberamente commentato. Il tenore dei messaggi è spesso aggressivo ma altre volte vengono portate argomentazioni interessanti. "Ma lo sa che tra i 'novax' ci sono un sacco di giovani che grazie alle meravigliose logiche di questo paese non sono ancora riusciti a vaccinarsi nonostante volessero, e che ora si trovano inculati perché qualcun altro ha deciso così perché sì?", fa notare qualcuno su Facebook riferendosi ai lunghi tempi di prenotazione in alcune regioni italiane.
Perentorio come il suo collega, ma in senso opposto, il commento di Nicola Lacetera, professore all'università di Toronto: "Penoso oltre che controproducente.
Non è tempo per autocompiacimenti". Mentre altri, sulla proposta di Burioni di pagare l'abbonamento per la tv in streaming a chi non si vuole vaccinare, scherzano: "Dove potranno guardare solo medical drama".Penoso oltre che controproducente. Non è tempo per autocompiacimenti
— Nicola Lacetera (@NicoLacetera) July 23, 2021
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