Denutrito e abbandonato da tutti, questa era la condizione in cui appariva Hope. Ad aiutarlo una volontaria svedese: adesso sta bene vive in una casa famiglia.
Era stato abbandonato dai genitori perché pensavano portasse il malocchio. Una credenza popolare, piuttosto diffusa nei villaggi africani, secondo la quale alcuni bambini portano guai e malefici. Due mesi fa, però, nella vita di Hope compare Anja Ringgren Lovén che lo aveva incontrato mentre vagava lungo le strade fangose. Loven lavora per la ong African Children's Aid Education and Development Foundation che nei suoi progetti si occupa delle piccole vittime di questa crudele credenza.
Ora è sereno, e si vede. Le foto di Hope parlano da sole.
Il bimbo ha acquistato peso, sorride e gioca con gli altri bambini. Spesso questi bimbi abbandonati arrivano a morire di fame e di sete. Il piccolo Hope era a un passo dall'inedia, e l'immagine della volontaria che gli porge una bottiglietta di acqua ha fatto il giro del mondo.
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