Il cda di Intesa Sanpaolo ha deliberato con voto unanime la disponibilità all'acquisto di "certe attività e passività e certi rapporti giuridici" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
L'acquisto, però, si legge in una nota di Cà de Sass, avverrebbe solo "a condizioni e termini che garantiscano, anche sul piano normativo e regolamentare, la totale neutralità dell'operazione rispetto al Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy" del gruppo.
La disponibilità di Intesa Sanpaolo ad acquistare alcune attività di Popolare di Vicenza e Veneto Banca "esclude" aumenti di capitale. "La disponibilità di Intesa Sanpaolo riguarda l'acquisizione di un perimetro segregato che esclude i crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute), i crediti in bonis ad alto rischio e le obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni e altri rapporti giuridici considerati non funzionali all'acquisizione", precisa ancora la nota del gruppo bancario.
In particolare, Intesa Sanpaolo considera "necessaria per la conclusione e l'efficacia dell'operazione una cornice legislativa, approvata e definitiva, che, fra l'altro, assicuri le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi della totale neutralità dell'operazione rispetto al Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy del Gruppo, la copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all'acquisizione e la sterilizzazione di rischi, obblighi e impegni comunque avanzati nei confronti di Intesa Sanpaolo per fatti antecedenti la cessione o relativi a cespiti e rapporti non compresi nelle attività e passività trasferite".
L'operazione, precisa ancora la banca, "è subordinata all'incondizionato placet di ogni Autorità competente anche con riferimento alla relativa cornice legislativa e regolamentare" e "il trasferimento delle attività e passività, ove perfezionato, avverrà a fronte di un corrispettivo simbolico" che sarà probabilmente di un euro.
Dopo l'ufficializzazione del via libera del cda per l'acquisto, Intesa Sanpaolo è scattata a Piazza Affari dove, dopo aver condotto gran parte della seduta in territorio
negativo, si avvia nell'ultima fase con un robusto rialzo: +2,8% a quota 2,6040 euro per azione. In scia ne stanno beneficiando anche gli altri istituti quotati: Unicredit +2,75%, Mediobanca +1,01%, Banco Bpm +2,49%, Bper +3,08%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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