Nei pressi di una pompa di benzina su una provinciale nei dintorni di Filadelfia una giovane coppia si accorse di non avere i soldi per fare rifornimento, dopo essere rimasti a secco. Venne in loro soccorso un uomo, veterano della guerra in Iraq e senza fissa dimora, che diede loro i suoi ultimi venti dollari. Una storia commovente e che diventò virale. I due ragazzi, Kate McClure e Mark D'Amico, decisero quindi di lanciare una raccolta fondi attraverso il sito GoFundMe per aiutare il “buon samaritano”. Il risultato fu un riscontro mediatico ancora più importante che a sua volta portò a raccogliere più di 400.000 dollari.
Solo qualche tempo dopo tuttavia il veterano caduto in disgrazia, Johnny Bobbit Jr., denunciò la coppia accusandoli di essersi tenuti i denari raccolti con la campagna in suo favore e di averli sperperati in viaggi, abbigliamento firmato e gioco d’azzardo. La notizia scatenò l’ira di chi aveva così generosamente donato dei soldi affinchè il clochard potesse uscire da quella condizione di indigenza. Il peggio tuttavia doveva ancora arrivare.
E’ infatti notizia di queste ore che i tre protagonisti di questa vicenda sono in realtà ugualmente coinvolti in una truffa che ha beffato sia i media, locali ed internazionali, che i malcapitati che hanno donato del denaro. Era tutto organizzato. I tre si erano semplicemente inventati tutto con il fine specifico di far diventare questa così commovente storia virale affinchè generasse un’importante ritorno economico attraverso la beneficenza. I due giovani incontrarono per la prima volta Bobbit, che è realmente senza fissa dimora, almeno un mese prima della fraudolenta campagna mediatica in suo favore. Decisero quindi di scattare la fotografia dalla quale tutto è partito e provare a truffare gli ignari donatori. Già nel 2012, riporta la Cnn, Bobbit aveva condiviso sul suo profilo Facebook una storia simile, questa volta aveva donato i suoi pochi risparmi ad una donna rimasta con una gomma a terra.
Ora i tre rischiano una pena che va dai cinque ai dieci anni di carcere secondo le leggi del New Jersey e il portavoce del sito GoFundMe ha assicurato tutti coloro che hanno donato del denaro che riceveranno un adeguato rimborso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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