"Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. Ed in mezzo litighiamo per possedere qualcosa". L’ultimo post pubblicato il 15 giugno da Luca Russo, secondo italiano morto nell’attentato di Barcellona è un vero e proprio inno alla vita. La sua è finita sulla Rambla. Era un ragazzo pieno di speranze Luca e anche sul suo profilo Facebook non risprmiava l'entusiasmo di chi a quell'età vuole prendere per mano la vita: "Adesso prontissimo per incominciare una nuova esperienza lavorativa. Siate affamati, siate folli". Abitava a Bassano del Grappa, ma era nato a Marostica. La sua personalità era sempre mossa dall'ottimismo: "Siccome là fuori è pieno di gente che vi dice che non c’è speranza, che non c’è futuro, voi sappiatelo che nel momento in cui pensate che non ci sia speranza e non ci sia futuro, allora la speranza smette di esistere, il futuro smette di esistere. Portate a far vedere le vostre facce, e diteglielo a quelli là, che il meglio deve ancora venire!". E ancora: "L’amicizia e l’amore sono importantissimi per la vita umana.
Possiamo dire che nessun essere umano può farne a meno e d’altra parte tutti ne conosciamo, chi più chi meno, l’influenza sulla nostra vita" scriveva un anno fa. Ora di quell'entusiasmo ad amici e parenti resta solo il ricordo di un ragazzo che è morto sognando il suo futuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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