Bardonecchia, un'email smentisce la Francia

La polizia francese sapeva dal 13 marzo di non poter usare i locali della stazione, ora in uso a una Ong pro migranti

Bardonecchia, un'email smentisce la Francia

Nel caso di Bardonecchia - al centro di una tensione diplomatica tra Italia e Francia dopo l'irruzione di alcuni gendarmi armati nei locali in uso di una ong che aiuta i migranti - spunta ora una email che imbarazza il governo francese.

Dopo le polemiche, infatti, Parigi si era appellata a "un accordo del 1990" che consente agli agenti delle due nazioni di effettuare controlli su treni e stazioni anche per qualche chilometro oltre i confini. In realtà, come racconta il Fatto, l'intesa sulla cooperazione transfrontaliera è stata sottoscritta nell'ottobre del 1997 e non prevede un blitz come quello di venerdì scorso, dal momento che da nessuna parte si parla di accercamenti sanitari e test su eventuali fermati.

Non solo: la polizia francese sapeva già da tempo di non poter più usare i locali della stazione prima in uso proprio agli agenti d'Oltralpe.

Lo dimostra - scrive sempre il Fatto - una mail che un un funzionario della dogana francese scriveva lo scorso 13 marzo proprio per lamentarsi di non poter usare la sala di Bardonecchia "perché occupata da altra gente". Proprio per affrontare la questione i prefetti di Torino e di Chambery avevano già deciso di incontrarsi il prossimo 16 aprile.

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