Bari, muore a 38 anni durante la procedura ​di inseminazione artificiale

Subito sono stati avviati gli accertamenti. La procura ha avviato un'inchiesta e i carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica

Bari, muore a 38 anni durante la procedura ​di inseminazione artificiale

Muore a 38 anni durante una procedura di inseminazione artificiale. E la procura di Bari apre un'inchiesta.

Tutto è accaduto nel centro specializzato dell'ospedale di Conversano. La donna, nel corso di una iperstimolazione necessaria per produrre ovociti, è stata sottoposta a una procedura di anestesia come accade in qusti casi. L'intervento consiste nel cosiddetto pick-up, ossia l'aspirazione dei singoli follicoli. Il rischio, in corso di accertamento, è che la procedura abbia portato a una sovraproduzione di ormoni che ha causato un problema cardiaco. La struttura, che non dispone di un reparto di Rianimazione, ha chiesto l'intervento di cardiologo e anestesista ma era ormai troppo tardi. La morte della 38enne è avvenuta nel giro di pochi minuti, e ha seminato il panico tra le altre pazienti che avrebbero dovuto sottoporsi alle stesse procedure, e che subito si sono allontanate.

Immediatamente la direzione generale della Asl ha avviato una indagine interna. Il manager della Asl, Vito Montanaro, ha costituito una commissione di indagine composta dal medico legale dell'azienda, dal direttore del Dipartimento di cardiologia e da un anestesista esterno esperto di pratiche di Pma (procreazione medicalmente assistita).

E il padre 83enne della signora ha presentato denuncia che ha dato via agli accertamenti dei carabinieri. Giunti in ospedale, hanno sequestrato la cartella clinica sotto il coordinamento della procura barese che, a breve, disporrà l'autopsia. Già nelle scorse ore sono stati avviati gli ascolti per cercare di ricostruire che cosa sia accaduto.

Il centro di fecondazione in vitro è diretto dal professore Giuseppe D'Amato, associato all'Università di Tirana e, come affermato recentemente dallo stesso, offre prestazioni in Day Service e si espande su 2.400 metri quadrati attrezzati, con 3 laboratori, una criobanca, ed una sala operatoria che saranno presto raddoppiati.

Qui è possibile applicare le varie tecnologie, congelare e conservare embrioni, spermatozoi e corticali ovariche: metodi capaci di aiutare ogni coppia in difficoltà. "Ne abbiamo 1.300 in lista d’attesa" , ha spiegato di recente D'Amato nel corso di una manifestazione

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