Cercasi psicologi a Bari. È l'allarme lanciato dall'ordine professionale di Puglia. Nel reparto di psicoterapia del Policlinico del capoluogo pugliese ci sarebbero dovuti essere quindici psicologi, e invece ce n'è solo una. Che, per di più, a settembre andrà in pensione. Tanto che si parla di possibile chiusura del reparto. Già ad agosto è stato chiuso per permettere alla primaria, la dottoressa Luciana Stocchi, di smaltire le ferie arretrate prima della pensione. L'ex unità di psicoterapia analitica di Bari rappresenta un punto di riferimento non solo per la città, ma per l'intera Regione con una media di milletrecento pazienti l'anno. Una vera e propria emergenza, soprattutto se si pensa che il centro sud è quello più colpito dall'ansia secondo i dati relativi all'assistenza psicologica in Italia (gli ultimi numeri sono quelli del 2016). L’alternativa all'assistenza ospedaliera è la psicoterapia negli studi privati, ma troppo costosa e non alla portata di tutti.
Dall'assessorato regionale alla salute assicurano che il reparto non chiuderà e che a settembre partirà la selezione per sostituire la dottoressa Stocchi. Ma ancora di queste nuove assunzioni non si sa nulla.
"Non si riesce a soddisfare la domanda di assistenza psicologica che arriva da un numero sempre più elevato di utenti" ha intanto dichiarato alla stampa Antonio Di Gioia, presidente degli psicologi di Puglia.
Sempre più sono, infatti, le persone che si ritrovano senza assistenza psicologica.
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