Arriva dalla città di Bari la notizia dell'ennesimo caso di violenza commessa nei confronti di una donna fra le mura domestiche. Stavolta la vittima è una romena, che dopo essere stata barbaramente picchiata dal compagno, un albanese di 40 anni, ha trovato il coraggio di denunciare e chiedere aiuto alle forze dell'ordine.
L'episodio, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si è verificato alcuni giorni fa, all'interno dell'abitazione condivisa dalla coppia. Durante l'ennesima discussione fra i due, il 40enne ha letteralmente perduto il controllo, scagliandosi contro la donna e tempestandola di calci e di pugni.
Terrorizzata dalla furia dell'albanese e dolorante per le ferite riportate, la vittima è rimasta immobile fino a quando il compagno non ha abbandonato l'abitazione per raggiungere la locale caserma dei carabinieri, presso i quali doveva recarsi per adempiere all'obbligo di firma cui era sottoposto. Il 40enne, già noto alle forze dell'ordine, aveva infatti diversi precedenti di polizia alle spalle, e per tale ragione aveva ricevuto dal giudice l'obbligo di dimora con tanto di presentazione e firma presso l'autorità giudiziaria.
Approfittando dell'assenza del violento soggetto, la romena ha subito contattato il 118 per chiedere di essere soccorsa. Una decisione che ha ulteriormente acuito la rabbia del 40enne il quale, tornato dalla caserma, ha notato l'ambulanza ed è subito corso in casa per chiedere spiegazioni alla compagna. Compreso che era stata proprio lei ad allertare i sanitari, l'albanese ha dato in letteralmente in escandescenze, arrivando a minacciarla di morte con un lungo coltello da cucina.
Spaventata, la vittima è riuscita a divincolarsi dalla presa dell'uomo e ad uscire di casa, andando incontro agli operatori del 118, che le hanno immediatamente prestato soccorso. Sul posto anche gli agenti della squadra volanti della questura, accorsi in zona dopo aver ricevuto una segnalazione. Dopo aver spiegato agli uomini in divisa quanto le era appena accaduto, la donna è stata accompagnata in ambulanza all'ospedale policlinico di Bari, dove ha ricevuto le cure del personale medico di turno: per lei nessuna grave conseguenza.
Trovato ancora in casa, il 40enne albanese è stato immobilizzato e condotto presso gli uffici della questura, dove si sono svolte le pratiche di identificazione ed incriminazione.
Accusato di lesioni personali ed atti persecutori, il pregiudicato Shpetim Shehi è stato dichiarato in arresto e tradotto dietro le sbarre della locale casa circondariale, dove si trova tuttora in attesa di giudizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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