È la fine di un'epoca, quella segnata dalla presenza del Tribunale penale in via Nazariantz a Bari. Consegnate dal ministero della Giustizia all'Inail, proprietario dell'immobile, le chiavi degli uffici giudiziari. Questi ultimi rientrano così in mano all'Istituto. Quale destino seguiranno? In Italia, si sa, nulla è più definitivo del provvisorio. E infatti gli uffici penali del tribunale pugliese erano sistemati lì dal 2001. In via provvisoria naturalmente. L'ultimo atto arriva dopo che a maggio scorso il Comune ha dichiarato inagibile l'edificio lanciando l'allarme: c'è, infatti, il rischio crollo. L'Inail lo abbatterà per ricostruirlo?
Restano aperte due questioni importanti. La prima: il futuro degli uffici giudiziari penali. La procura della Repubblica è in una nuova sede e qui saranno trasferiti tutti gli uffici in attesa del nuovo palazzo di giustizia in fase di costruzione (lì sarà sistemato il Tribunale ora a Modugno, in provincia). Il sogno resta un'unica sede per tutti i servizi giudiziari, civili e penali. Un sogno, appunto. Almeno per ora. L'altro grande nodo è quello del contenzioso tra ministero della Giustizia e Inail. L'Istituto avanza pagamenti per due anni di canoni e indennità non pagati. Si tratta di 100 mila euro al mese.
Un credito complessivo di 3 milioni e 382 mila euro sul quale dovrà pronunciari il Tribunale civile di Bari davanti al quale l'Inail ha trascinato il ministero per morosità. Una causa che vede lo Stato contro lo Stato, come ricorda il quotidiano regionale “La Gazzetta del Mezzogiorno”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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