Le barrette Snickers finiscono nella bufera per uno spot "omofobo"

L'azienda produttrice delle barrette Snickers ha reagito alle critiche ritirando la controversa pubblicità e scusandosi con la comunità Lgbt

Le barrette Snickers finiscono nella bufera per uno spot "omofobo"

È polemica in Spagna per l'ultima pubblicità della barretta di cioccolato Snickers, prodotta dall'azienda dolciaria americana Mars, accusata di essere "omofoba". Lo spot in questione vede come protagonista Aless Gibaja, omosessuale travestito che ha un seguito di oltre 700mila follower su Instagram, mentre si trova al tavolino di un bar insieme a un amico e parla con il cameriere di un chiringuito, ossia uno dei caratteristici chioschi ubicati lungo la costa iberica e nelle zone turistiche.

Nella pubblicità incriminata dell'azienda di snack, Gibaja ordina al barista una "sexy aranciata con vitamina A, B e C: A come Abbracci, B come Baci e C come Carezze". L'uomo seduto accanto all'influencer e lo stesso cameriere si scambiano allora occhiate perplesse, con il dipendente del chiringuito che, prosegue lo spot, serve a Gibaja uno Snickers-gelato. Dopo un morso alla barretta, la star del web si trasforma in un uomo con la barba e dalla voce profonda. "Meglio?", chiede l'amico, "Meglio" risponde tale uomo barbuto, mentre appare in quel momento una scritta in sovrimpressione che recita: "Non sei te stesso quando sei affamato".

Lo spot, della durata di circa 20 secondi, ha iniziato a circolare online questa settimana provocando moltissime critiche, con tanti internauti che hanno bollato come "omofoba" la strategia comunicativa della Snickers affermando di non capire se lo spot citato "pubblicizzi una barretta gelato oppure le terapie di conversione dei gay". A prendere posizione contro il marchio di proprietà della Mars ci ha pensato anche l'associazione nazionale spagnola per i diritti Lgbt, che ha tuonato: "E' vergognoso che esistano ancora aziende che continuano a perpetuare gli stereotipi e a promuovere l'omofobia".

La diffusione sul web dello spot della barretta ha avuto luogo in Spagna giusto qualche giorno dopo l'aggressione e il pestaggio letale del 24enne omosessuale Samuel Luiz e tale coincidenza è stata fatta notare dal partito di sinistra Podemos, che si è scagliato contro la multinazionalle dolciaria affermando: "Di fronte a una nuova ondata di omofobia, inclusi attacchi e omicidi, Snickers ha la brillante idea di creare una pubblicità trash che dice che non sei te stesso se sei effemminato". Anche il governo nazionale ha biasimato la pubblicità realizzata dalla multinazionale dolciaria, con Irene Montero, ministro per le Pari opportunità nonché membro proprio di Podemos, che ha commentato: "Mi chiedo chi possa aver pensato che fosse una buona idea usare l'omofobia come strategia di business. La nostra società è pluralista e tollerante. Si spera che anche coloro che hanno il potere di decidere ciò che vediamo e ascoltiamo nelle pubblicità e nei programmi televisivi imparino a esserlo."

Le critiche dirette al clip si sono poi rivolte contro lo stesso Gibaja, censurato da molti internauti per avere accettato "esclusivamente per la fame di denaro" di umiliarsi davanti alle videocamere e di danneggiare l'immagine degli omosessuali. L'influencer non ha ancora rilasciato dichiarazioni sulla vicenda, mentre l'azienda produttrice delle Snickers ha reagito allo scandalo ritirando la controversa pubblicità e scusandosi per gli "equivoci" generati da quest'ultima.

I rappresentanti della multinazionale americana hanno quindi precisato: "In questa campagna pubblicitaria volevamo trasmettere in modo amichevole e spensierato che la fame può cambiare il tuo carattere. In nessun momento abbiamo inteso stigmatizzare o offendere nessuno".

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