Solo ieri sulla sua pagina Facebook scriveva: "Sono pronto per iniziare un nuovo salto". Uli Emanuele,base jumper altoatesino di 30 anni, è morto mercoledì pomeriggio durante un salto dalle pareti rocciose del Lauterbrunnen, in Svizzera. Stava girando un video per la GoPro che già in passato aveva immortalato e pubblicato su YouTube le imprese di quello che definiva "l'artista del volo". Era diventato paracadutista seguendo le orme del padre, poi è passato al base jumping, una forma di paracadutismo in cui ci si lancia, anziché da un aereo, da dirupi scoscesi o montagne a strapiombo. Uli pubblicava su Facebook i sui salti. Video mozzafiato, il più estremo, quello che lo ha reso famoso, lo mostra mentre salta in un anello di fuoco.
Uli non era uno sprovveduto. All'Alto Adige aveva raccontato di impiegare moltissimo tempo nella preparazione dei lanci. "Un salto nel vuoto - aveva detto - richiede uno studio meticoloso delle condizioni meteo, del vento, della conformazionde della roccia". "Chi me lo fa fare? Non lo so, per me è la cosa più bella del mondo. E vorrei che le persone capissero che chi pratica questo sport non è un pazzo.
Non posso permettermi nessun errore, quando sei lì la tensione è al massimo, ma serve a rimanere concentrati". Sempre al giornale Alto Adige aveva spiegato di preferire il base jumping al paracadutismo "perché costa meno e perché salire in montagna e saltare è un piacere che non costa niente e ti fa sentire libero".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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