Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, all’Adnkronos Salute ha spiegato che, se la situazione epidemiologica "continuerà ad essere questa, abbiamo avuto un inverno senza i contorni di una vera emergenza, almeno a livello ospedaliero, ed è arrivato il momento che si esca da questa fase. Abbiamo avuto 26 mesi continui in stato di emergenza, credo che si debba tornare alla normalità. Oggi il virus è endemico e dobbiamo imparare sempre di più a conviverci, questo significa anche non continuare a vivere nello stato di emergenza".
Bassetti: "Il virus sta diventando endemico"
Secondo l’infettivologo è quindi il momento di cercare di tornare alla normalità. Ha però tenuto a sottolineare che “per fare cose normali non bisogna dire che serve l'emergenza, il generale Figliuolo può rimanere a gestire la macchina organizzativa senza che ci sia lo stato di emergenza. Ci sono casi, ricoveri, ma il tutto in maniera molto diversa rispetto a un anno fa”. Anche nella serata di ieri il professore aveva asserito, durante il suo intervento alla trasmissione ‘Cartabianca’ in onda su Rai 3, che è ora di “cambiare atteggiamento verso questa infezione che sta diventando endemica. Andiamo verso una fase di endemia che ci porterà nella prossima primavera a raggiungere il 95% della popolazione che sarà protetta o attraverso il vaccino e con l'infezione naturale. È chiaro che a quel livello forse continuare con il green pass potrebbe essere non più opportuno perché chi non si è convinto a vaccinarsi non si vaccinerà comunque".
Per Bassetti anche i tamponi nei soggetti asintomatici andrebbero aboliti, continuando invece a farli a coloro che hanno sintomi. Il professore ha tenuto a sottolineare che grazie all’entrata in vigore della certificazione verde moltissimi cittadini hanno deciso di vaccinarsi ma che, secondo l’infettivologo, non si potrà andare avanti fino a dicembre con il Green pass. Bassetti ha anche tenuto a sottolineare che la gestione del Covid-19 in Italia, per quanto riguarda le scuole, rasenta ormai la follia. Secondo l’esperto le regole sanitarie messe in campo sarebbero incomprensibili anche per chi le ha scritte.
Stop alla Dad
Si tratta infatti di “regole che non servono a prevenire i contagi, ma solo a danneggiare gli studenti e le loro famiglie. Bisogna tornare ad ascoltate i pediatri e i medici: chi è malato sta a casa per almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi. Basta tamponi a asintomatici, fatti più per mitigare ansie ingiustificate dei genitori che non per limitare la diffusione del virus e basta alla scuola in Dad, se non assolutamente necessaria. Le quarantene forzate e la Dad non sono in grado di fermare questo virus che non infetta solamente durante le ore di scuola", ha dichiarato Bassetti sul proprio profilo Instagram, intervenendo nel dibattito sulla gestione delle quarantene e dei rientri a scuola.
Anche Crisanti è d'accordo
Anche Andrea Crisanti sullo stato di emergenza sembra pensarla più o meno come il medico genovese. Il microbiologo, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova, ha spiegato all'Adnkronos Salute che adesso per l'Italia è "tempo di adattarsi.
Lo stato di emergenza scade a marzo, e sarebbe pure ora che finisse. Perché anche il prolungamento dello stato di emergenza è una manifestazione del fatto che non ci si è adattati all'emergenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.