Bebe Vio insultata su Facebook ma la pagina "rispetta gli standard previsti"

Il Codacons ha presentato una denuncia nei confronti del social network di Mark Zuckerberg che ha ritenuto la pagina conforme alle normative

Bebe Vio insultata su Facebook ma la pagina "rispetta gli standard previsti"

I cosiddetti "haters", coloro cioè che fomentano l'odio in rete, spesso sotto falso nome, non risparmiano proprio nessuno. Anche la campionessa paralimpica Bebe Vio è stata presa di mira da una pagina Facebook, piena di insulti e di minacce di violenze sessuali nei confronti della ragazza disabile.

Il Codacons, associazione dei consumatori, ha presentato un esposto contro il social network di Mark Zuckerberg per denunciare la mancata chiusura della pagina Facebook: "Tale pagina inneggiando pratiche violente e sessuali nei riguardi di una disabile, facendo leva sul suo stesso handicap, non rispetta affatto gli standard del sito. Dal momento che attraverso essa vengono veicolati messaggi di incitamento all'odio, al razzismo, alla discriminazione per una disabilità, alla violenza".

Diversi utenti hanno inviato una segnalazione ma gli amministratori del social network avrebbero risposto che la pagina rispetta gli standard previsti e quindi non sarebbe da oscurare.

Per questo il Codacons ha chiesto alle procure di Roma e Venezia, alla polizia postale e all'Autorità per le comunicazioni, di "utilizzare ogni strumento investigativo per individuare tutti i soggetti da ritenersi responsabili e di conseguenza adottare i dovuti ed eventuali provvedimenti sanzionatori".

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