La beffa a Torino: meno consumi, ma la bolletta dell'acqua aumenta

I cittadini hanno evitato gli sprechi, ma così la società dell'acquedotto ha incassato meno. Risultato: 50 centesimi in più al mese per tre anni

La beffa a Torino: meno consumi, ma la bolletta dell'acqua aumenta

I consumi scendono, mentre la bolletta dell'acqua non solo non accenna a diventare più leggera, ma anzi sale, complice un conguaglio. Sembra un paradosso, ma è in realtà quanto - racconta La Stampa - sta succedendo a Torino.

Nei prossimi tre anni ci si attende un rincaro che varrà tra il 10% e il 25%, perché il consumo pro capite è sceso da 198 a 185 litri al giorno in cinque anni, ma la società che gestisce l'acquedotto (Smat) ha incassato così 46,6 milioni di euro in meno di quanto previsto, che ora intende recuperare dai cittadini.

È in arrivo dunque un conguaglio (50 centesimi in più al mese per tre anni) che ha già spinto molti a farsi sentire con le associazioni dei consumatori.

La Stampa fa i conti in tasca a Smat che, nonostante tutto, continua a chiudere in attivo i bilanci. Ed è il numero uno della società, Paolo Romano, a rispondere alle accuse, sostenendo che i cittadini sono stati "agevolati, perché pagheranno in tre anni".

Se il comitato Acqua Pubblica difende i torinesi, che hanno pagato "tutti i costi del servizio", la società dell'acquedotto la vede diversamente.

Parte degli utili finisce ai Comuni ogni anno, usata per ridurre debiti che hanno finanziato investimenti. E se Smat chiedesse di coprire i mancati utili ai soci, le amministrazioni si rifarebbero comunque sui cittadini.

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