Benigni, ancora polemiche in Sardegna per i trattamenti di favore

Per l’attore si è bloccato l’intero reparto di ortopedia di una struttura ospedaliera che fatica a smaltire gli incarichi, come denunciato dal consigliere regionale di Forza Italia Tedde

Benigni, ancora polemiche in Sardegna per i trattamenti di favore

Non accennano a placarsi, in particolar modo in Sardegna, le polemiche relative ai trattamenti di favore ricevuti dal comico Roberto Benigni dopo l’incidente avuto nell’isola a bordo di un motoscafo.

A causa delle lesioni riportate in conseguenza della brutta caduta, l’attore toscano era stato inizialmente ricoverato presso il reparto di Ortopedia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.

La denuncia arriva dal consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde, che si sfoga sulle pagine de La Nuova Sardegna. Viene attaccata, in particolar modo, la visita di cortesia fatta a Benigni dalle principali autorità della struttura, vale a dire il direttore generale Antonio D’Urso ed il direttore sanitario Orrù. I due, seguiti da una vera e propria fiumana di medici e dirigenti, ansiosi di conoscere l’attore e di porgergli i loro omaggi, hanno letteralmente mandato in tilt tutto il reparto di ortopedia, già oberato di lavoro e con gravi problemi relativi allo smaltimento degli incarichi.

Con questo ossequio, prosegue Tedde, “Il manager ha certificato che nell'Aou di Sassari ci sono ammalati di serie A e ammalati di serie B. A meno che non sia uso accogliere nello stesso modo tutti gli ammalati ricoverati presso l'azienda ospedaliera universitaria. Ma ne dubitiamo”.

L’affondo del consigliere regionale prosegue con ironia ma anche con la profonda amarezza di chi conosce da vicino la situazione delle infinite code in ospedale e del profondo disagio in cui vengono a trovarsi sia i pazienti che i membri del personale sanitario, sprovvisti dei numeri che sarebbero invece necessari per fronteggiare la difficile situazione. “Piuttosto che parlare col simpaticissimo Benigni di Johnny Stecchino e della sua interpretazione della Divina Commedia, bene avrebbe fatto il direttore ad impegnare il suo prezioso tempo a lavorare per ridurre le liste d'attesa, che oggi ci raccontano che per una mammografia occorre attendere 255 giorni, per una ecografia all'addome 235 e per una tac 127. E per risolvere il problema della carenza di personale e delle stabilizzazioni che stentano a vedere la luce”.

Arrivato per Benigni il momento di lasciare Sassari, tramite l’aeroporto di Alghero, per raggiungere il San Raffaele di Milano e proseguire con la riabilitazione, si sono attivate delle procedure decisamente fuori dal comune. L’attore è stato assistito nei suoi spostamenti verso l’ambulanza, che lo avrebbe poi trasportato al “Riviera del Corallo”, da numerosi membri del personale ospedaliero. Questi si sono prodigati nel creare una vera e propria barriera umana, con teli e lenzuola bianche issate a protezione della privacy del comico.

Il corteo di accompagnamento, partito con in testa un’automedica, era chiuso dalla Mercedes Slk sulla quale viaggiava la moglie Nicoletta Braschi. Una volta raggiunto l’aeroporto, l’ambulanza è passata tramite il varco doganale fino ad arrivare proprio sotto l’aereo, un Air Jet 45, che lo ha poi portato a Milano.

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