Probabilmente la vista del posto di blocco dei carabinieri lungo la strada ha fatto sì che decidessero di tornare indietro, in modo tale da non doversi fermare all'alt delle forze dell'ordine. Ma quella decisione, presa poco dopo le 5 di ieri mattina, è costata la vita al guidatore della macchina e ha provocato il ferimento di altre tre persone, tutti giovani di un'età compresa tra i 18 e i 27 anni. È accaduto a Rogno, in provincia di Bergamo, dove un ragazzo di 27 anni è deceduto dopo essersi schiantato con l'auto contro un blocco di granito e un palo della luce.
L'inversione di marcia
Secondo quanto ricostruito da Il Giorno, la comitiva di ragazzi, che oltre all'autista comprendeva anche tre persone di 18, 20 e 21 anni, di cui due fratelli, tutti residenti in Valle Camonica, quasi certamente erano scesi verso il Sebino per trascorrere la serata in un locale. Intorno alle 5.10, la vista dei militari e la scelta di fare inversione di marcia. Da lì la decisione del guidatore, il più grande di tutti, di cambiare direzione e andare verso il lago d'Iseo, con l'intenzione, forse, di allontanarsi dalle forze dell'ordine, appostate vicino all'area industriale della zona, tra Brescia e Bergamo.
Lo schianto
Dopo il cambio di direzione, l'auto del 27enne è strisciata contro un guardrail ed è finita contro un blocco di granito e un palo della luce, finendo poi ribaltata in mezzo alla carreggiata. Una volta arrivati i soccorsi del 118, per il giovane alla guida della macchina non c'era più nulla da fare perché era già morto. Uno degli altre tre passeggeri è stato portato in ospedale a Brescia in eliambulanza. In base a quanto riportato dal quotidiano, sarebbe in condizioni gravi e la prognosi, per ora, resta riservata. Gli altri due giovani, invece, sono ricoverati a Esine e Lovere. È possibile che i carabinieri impegnati nel posto di blocco, quando si sono resi conto dell'inversione di marcia dei ragazzi, non abbiano nemmeno fatto in tempo a salire sull'auto per provare a seguirli.
L'indagine della polizia
Nelle prossime ore, a occuparsi del caso sarà la polizia stradale di Bergamo, che avrà il compito di ricostruire l'accaduto e capire se davvero i ragazzi abbiano cercato di evitare il posto di blocco e il controllo dei carabinieri. L'esame autoptico sul corpo del 27enne rivelerà l'ipotetica assunzione di una dose eccessiva di alcol o di sostanze stupefacenti. Alcuni testimoni, dopo l'incidente, hanno fatto sapere che il rumore dello schianto è stato molto forte.
Le reazioni
Dopo l'incidente, è intervenuto anche Cristian Molinari
608px;">, il sindaco del comune lombardo dove è avvenuto l'incidente: "Quello di domenica è stato il risveglio peggiore per la nostra comunità. Penso che sia il momento del silenzio e del dolore della famiglia, a cui vanno le mie più sentite condoglianze".
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