Flavio Briatore è uno dei primi firmatari dell’iniziativa lanciata da Licia Ronzulli volta a nominare Silvio Berlusconi senatore a vita. Il minimo, secondo l’imprenditore, dopo quanto venuto alla luce nei giorni scorsi. Durante una intervista a Libero, il manager ha commentato la scoperta dell’audio depositato alla Corte dei diritti dell’uomo. Durante la puntata di Quarta Repubblica sono stati fatti ascoltare gli audio choc del magistrato che 7 anni fa si accanì contro Berlusconi. In poche parole, le le prove che la sentenza che nel 2013 condannò il leader di FI al carcere, era una sentenza assolutamente sbagliata e faziosa. Addirittura organizzata dall'alto.
Briatore: "Berlusconi senatore a vita"
Nell’audio in questione, il giudice Amedeo Franco, membro del collegio che condannò Berlusconi a 4 anni, ammetteva l'innocenza del leader politico di FI. “Non solo hanno rovinato la vita a un uomo. Ma hanno cambiato la vita a tutti noi, cittadini. Hanno cambiato la storia di questo Paese su che cosa? Su una decisione presa dall'alto. È terrificante. Mi sembra il minimo nominarlo senatore a vita" ha affermato Briatore. Ha inoltre ribadito e sottolineato che il leader di Forza Italia è conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Anche Matteo Renzi ha chiesto di fare chiarezza riguardo all'audio incriminato, mentre Lega e Fratelli d'Italia hanno parlato di vero disgusto.
Briatore ha ricordato poi un aneddoto con protagonista proprio Berlusconi: quando andava in Kenya, gli abitanti facevano la fila davanti alla sua casa per poter fare una fotografia insieme a lui. “È una persona del fare, stimato in tutto il mondo, forse più che in Italia. Ma da noi, se hai successo, c'è sempre chi solleva il dubbio che tu sia un ladro...". Briatore ha poi affermato che in Italia c’è sempre stata un’ostilità contro gli imprenditori, lanciando a questo proposito una frecciatina al governo odierno.
La frecciatina al governo
Governo che tra l’altro aveva promesso di aiutare le partite Iva e che, fino a questo momento, non ha ancora fatto nulla. Per quanto riguarda il bonus vacanza, l’imprenditore piemontese non usa certo mezzi termini e ha definito l’iniziativa una “stronzata completa”. Parole sue.
Anche perché “lo devono anticipare gli albergatori. Quale famiglia in difficoltà pensa di andare in vacanza? Allora era meglio dare un contributo di 500 euro per permettere di fare la spesa. Questi che sono al governo sono tutta propaganda e populismo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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