Berners-Lee, il fondatore del "www": "Troppo potere a Google e Fb"

Tim Berners-Lee festeggia il compleanno del World wide web con una lunga lettera in cui elenca vizi e virtù

Berners-Lee, il fondatore del "www": "Troppo potere a Google e Fb"

Il 12 marzo ricorre un compleanno particolare. Quello di una "persona" che ha cambiato le nostre vite: il "www". Ma il suo inventore mette in guardia tutti noi dai pericoli.

Come avviene ogni anno, Tim Berners-Lee scrive anche oggi una lettera in occasione dell'anniversario della nascita del World wide web, da lui creato nel 1989. La prima cosa che l'inventore precisa è che questo compleanno coincide con la prima volta in cui più della metà della popolazione mondiale sarà connessa. Un bene, certo. Ma come fare per l'altra metà? Come diminuire il cosiddetto digital divide? Berners-Lee crede innanzitutto che sia necessario colmare questa lacuna perché, come dichiarato dalle Nazioni Uniti, l'accesso a internet è un diritto umano, al pari di acqua pulita, elettricità, riparo e cibo. Per rendere questo possibile, è necessario mettere in atto soluzioni anche a livello pubblico, come ad esempio il Wifi libero per tutti.

Altro problema sottolineato dal fondatore è la concentrazione di potere nelle mani di pochi.

In particolare, Berners-Lee cita Twitter e Facebook, talmente potenti da creare barriere per i concorrenti, acquisire le migliori tecnologie e professionalità e in ultimo, ma non per importanza, avere a disposizione miliardi di dati degli utenti. In sostanza, il suggerimento di Berners-Lee è quello di usare e sfruttare internet nel modo in cui lui stesso lo aveva pensato: una tecnologia libera e democratica.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica