La malattia le impedisce di concepire figli, per il tribunale è troppo malata per adottare, mentre per i medici la situazione non è così grave: la storia di Bianca è così complicata che nemmeno lei sa più cosa fare.
La sua vita è diventata una contraddizione unica. Bianca ha 42 anni e quando ne aveva ventinove le è stato diagnosticato un carcinoma mammario, un tumore al seno. Da quel momento tutto per lei è in salita. Dopo il cancro, sono iniziate le cure che hanno portato all'infertilità. Poi, con il suo compagno, ha deciso di intraprendere la strada dell'adozione. Dopo vari esami, tutti pienamente superati per Bianca è arrivata una doccia fredda: il Tribunale di Torino l'ha dichiarata non idonea ad essere una madre adottiva.
Da qui sono iniziate tutte le beghe. Bianca ha deciso di raccontare per la prima volta la sua storia a La Stampa perché stanca di queste continue contraddizione. Ora ci si è messa pure l'Inps, togliendole i tre giorni di permesso "perché la malattia si è stabilizzata". "Peccato che però non me l'abbiano detto di quello che avevano deciso e ora rischio di dover rimborsare i giorni di cui ho usufruito" - ha detto la donna.
"La malattia - continua - mi ha tolto la possibilità di essere madre naturale ma, nonostante i medici dicano il contrario, il tribunale dei minori dice che non può prendersi la responsabilità di affidarci un bambino perchè sono malata. Voglio continuare a lavorare come ho sempre fatto in questi anni, ma l’Inps non mi garantisce i permessi perché per i medici legali hanno calcolato che sono troppo poco invalida. Si mettessero d’accordo".
Bianca e suo marito per diventare genitori adottivi hanno percorso un iter lunghissimo. E proprio quando hanno superto tutti i test, la prova finale non è andata bene: "Abbiamo seguito il corso organizzato dal Tribunale, poi ci siamo sottoposti a sei mesi di consulenze e visite, tutte superate. Sono venuti a casa nostra, hanno analizzato tutta la nostra vita e dato l’idoneità, poi bloccata dalla sentenza del giudice. Dice che consuetudine vuole che debbano passare almeno cinque anni di remissione, mentre io ero nel quarto".
Bianca al quinto mese non è riuscita ad arrivarci perchè la malattia è tornata a bussare. "Ma di certo non potrebbe mai compromettere il mio essere madre. Quante donne hanno malattie, oncologiche e non, eppure sono eccellenti madri?" - esclama affranta la donna. Quello che sta vivendo Bianca è una vera beffa su cui la legge non si esprime in modo univoco, lasciando così la decisione al giudice e al medico che si occupa della perizia.
La donna ha concluso l'intervista
esprimendo tutto il suo ramamrico: "Questa cosa è assurda, per i medici sono idonea, per il tribunale no e per l'Inps sto bene. Peccato che io sia la stessa persona, con la stessa malattia e gli stessi sintomi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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