Dimmi da dove acquisti e ti dirò quanto devi pagare. Sì, perché il prezzo del biglietto aereo che stiamo per comprare potrebbe dipendere davvero dal luogo in cui ci si trova.
Come riporta il Corriere, un algoritmo calcolerebbe il prezzo da proporre a seconda dell'area in cui ci si trova, attraverso una valutazione del reddito medio. Questo è possibile attraverso i big data, ovvero l'insieme di informazioni digitali eterogenee raccolte da ogni fonte possibile. La logica seguirebbe quella dei venditori d'auto, che attraverso qualche domanda o battuta riescono a capire come trattare e su quale fascia di prezzo.
Un mercato nascosto, dunque, che gioca con le leggi della domanda e dell'offerta, e spesso senza che l'acquirente ne sia consapevole.
Tra le voce utilizzante dal "rivenditore automatico", quella della geolocalizzazione è sicuramente la più importante. Ma i influire sono anche i sistemi operativi: iOs di Apple, per esempio, è sinonimo della fascia medio-alta, mentre Android, al contrario, rispecchia una capacità di spesa inferiore.
In più, il prezzo può variare anche a seconda dei giorni della settimana: se l'acquisto avviene dal lunedì al venerdì il prezzo sarà più alto in quanto l'algoritmo può dedurre si stratti di un
viaggio di lavoro, è dunque a carico dell'azienda. ."Bisogna chiedersi a questo punto se questa personalizzazione dei prezzi sia etica, anche perché può produrre, senza volerlo, risultati ingiusti", ha riportato Rafi Mohammed, noto consulente sulle strategie di prezzo, nell’ultimo numero della rivista Harvard Business Review.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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