Bimba "marchiata" all'asilo, i genitori: "Abbiamo paura"

Sulla pelle della bimba è stata incisa la scritta "Xiu", "vergogna". La procura ha avviato un'inchiesta ma il responsabile non è stato ancora identificato. I genitori: "Abbiamo paura"

Bimba "marchiata" all'asilo, i genitori: "Abbiamo paura"

"Abbiamo paura, talvolta anche a uscire di casa. Chi ha marchiato nostra figlia potrebbe essere ovunque. Dobbiamo sapere chi è stato. Vogliamo giustizia per la nostra bambina". A parlare sono i genitori di Ai (nome di fantasia), la bimba di cinque anni sfregiata sulla pelle (forse con uno spillo) con la scritta "Xiu" che in cinese vuol dire "vergogna". La procura di Roma ha aperto un fascicolo ma, al momento, l'autore della brutale incisione non è stato identificato.

La storia

I genitori di Ai sono arrivati in Italia, dalla Cina, nel 2018. Il papà della bimba si era trasferito a Roma dopo aver ottenuto un impiego presso un'azienda impegnata nel settore della ristorazione. La moglie lo ha raggiunto con la figlioletta nei mesi successivi e lì, nella Capitale, è nato il secondogenito della coppia. La famiglia si è integrata velocemente nella comunità locale ma poi la loro tranquillità è stata turbata dall'episodio a dir poco increscioso. Tutto comincia la mattina del 26 novembre scorso. La mamma di Ai riceve una telefonata dalla scuola, un asilo della Garbatella. La piccola racconta che le "brucia la pelle" di una natica. Quando la donna sfila la gonnellina alla figlia, rabbrividisce: sul corpo c'è impressa la scritta "Xiu". "Per giorni si è chiusa in se stessa. Si vergognava, pensando che fosse stata colpa sua. - raccontano i genitori di Ai al Corriere.it - Le ho insegnato che una donna deve curare se stessa, e lei credeva di non essere stata una brava bambina. L’abbiamo rassicurata e, con molta fatica, si è aperta. È stato terribile ascoltarla". La bimba spiega che qualcuno le ha fatto l'incisione in un bagno della scuola materna. "Da quel momento abbiamo perso la tranquillità. - continua la mamma di Ai -Ho paura per lei. Questo mostro potrebbe averla presa di mira. E ho paura anche per me. Per settimane ho tenuto lo sguardo basso andando a fare la spesa per il timore che questo mostro si accanisca su me e lei".

Le indagini

I sospetti sono ricaduti su un maestro romeno dell'asilo ma l'insegnante ha un alibi di ferro: non era a scuola quel giorno. Inoltre la bimba non lo ha riconosciuto nell'incidente probatorio. L'uomo è indagato per lesioni dolose aggravate dall’odio razziale ma il pm Grabriella Fazi è pronta a chiedere l'archiviazione del caso. "Nessuno vuole un colpevole a caso.

Però le indagini non devono interrompersi", afferma l’avvocato Pirrone, che difende i genitori di Ai. La piccola ha raccontato, in realtà, di due episodi: quello dello sfregio e un altro a cui sarebbe stata presente anche un'altra bimba, italiana. Ad entrambe sono state sfilate le gonnelline.

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