Bimbo di 5 anni muore per arresto cardiaco: aperta un'inchiesta

Il bimbo era stato dimesso dall'ospedale di Adria con una diagnosi di gastroenterite poi è stato trasferito a Chioggia e infine a Padova dove è morto per un arresto cardiaco

Bimbo di 5 anni muore per arresto cardiaco: aperta un'inchiesta

Sono ancora da accertare le cause del decesso di un bimbo di 5 anni, Giacomo Lionello, di Porto Viro (Rovigo), morto a seguito di un arresto cardiaco. Il piccolo era stato dimesso dall'ospedale di Adria con la diagnosi di gastroenterite salvo poi essere ricoverato, nel giro di poche ore, al nosocomio di Chioggia e, infine, in quello di Padova. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha inviato tre ispettori sanitari presso le strutture coinvolte per chiarire la dinamica del drammatico accaduto.

La diagnosi di gastroenterite poi il decesso

Stando a quanto riferisce il Corriere del Veneto, nella notte tra sabato e domenica, il bimbo aveva manifestato un preoccupante malessere al punto che i genitori avevano deciso di farlo visitare al pronto soccorso dell'ospedale di Adria. Nelle prime ore della mattinata di era stato poi dimesso dalla struttura con la "diagnosi di gastroenterite", spiega con una nota la Usl 3 Serenissima. Al pomeriggio, però, le sue condizioni sono peggiorate repentinamente. Da qui, la corsa al nosocomio di Chioggia per l'aggravamento dei sintomi. Infine, l'ultima tappa all'ospedale di Padova dove è morto all'alba di lunedì per un arresto cardiaco.

Tre arresti cardiaci

Secondo quanto ricostruito sinora, il bimbo è stato vittima di ben 3 arresti cardiaci. "Dopo un primo miglioramento della sintomatologia, durato fino a tarda sera — precisa la direzione della funzione ospedaliera dell’Usl — all’una si è manifestato un primo improvviso arresto cardiaco. Ripreso dopo le manovre rianimatorie immediatamente effettuate dal personale, è stato deciso, per l’aggravarsi del quadro clinico, di attivarsi per il trasferimento alla Terapia intensiva di Padova, centro di riferimento per la rianimazione pediatrica" .

All'ospedale di Chioggia, il piccolo ha subito altri due arresti cardiaci: "sempre ripresi dopo le manovre rianimatorie — precisa l’Usl 3 — la stabilizzazione del paziente, necessaria prima di trasportare il minore ad altro ospedale, ha finalmente consentito il trasferimento a Padova, alle 3 di notte. All’ospedale patavino, dopo un nuovo peggioramento delle condizioni, è avvenuto il decesso".

"Non aveva patologie"

Giacomo non aveva patologie pregresse ed era risultato negativo al covid. "Era un bimbo sanissimo, - racconta nonna Carla - era un bambino sanissimo che non ha mai sofferto di nessuna patologia. S’è sentito male sabato notte, accusava continui episodi di vomito ed a quel punto i genitori hanno deciso di portarlo in ospedale. A Chioggia, la situazione domenica pomeriggio sembrava stabilizzata. Alle 2 di lunedì notte, però, ho ricevuto una telefonata da mia figlia che mi avvertiva dell’immediato trasferimento di mio nipote a Padova per un improvviso e grave peggioramento. Poi il decesso, poche ore dopo. Non scrivete che aveva il Covid, perché non è assolutamente vero".

Aperta un'indagine

Al fine di chiarire la dinamica del drammatico accaduto, il governatore del Veneto Luca Zaia ha inviato tre ispettori nelle strutture coinvolte. "Davanti a questa tragedia non potevamo fare altrimenti", ha detto Zaia.

Sulla vicenda è intervenuta anche l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin che "ha già avviato gli accertamenti per

fotografare subito la situazione - ha chiarito il presidente veneto -e immagino che altre autorità apriranno un fascicolo". Non è escluso, infatti, che possa essere aperto un fascicolo di indagine in procura.

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