È una storia bellissima quella che arriva da Brescia, dove l'allenatore di una squadra dilettantistica si è rasato i capelli a zero in segno di solidarietà con un piccolo giocatore malato di alopecia.
Il bambino, di undici anni, è affetto da una patologia che gli ha causato la perdita dei capelli: i compagni di squadra hanno iniziato a prenderlo in giro, chiamandolo "pelato". Cose che succedono, tra ragazzini, ma che a tutte le età fanno comunque male. Tanto che il diretto interessato ha chiesto al mister di non essere più schierato: non ce la faceva più a scendere in campo tra le ironie e gli sguardi curiosi dei compagni.
L'allenatore ci ha pensato su, è andato dal barbiere e si è fatto rasare i capelli a zero: "al successivo incontro con la squadra mi sono presentato indossando una cuffia, proprio come fa il bambino - racconta - Ho spiegato loro le ragioni del mio gesto, poi ci siamo tolti entrambi le cuffie e siamo entrati in campo."
Ma c'è un ultimo
dettaglio che, se possibile, fa questa storia ancora più esemplare. L'allenatore ha chiesto ai giornali di non essere citato, perché "in questi casi contano le azioni e il messaggio che danno, non chi le fa". Davvero complimenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.