Una dichiarazione che ha gelato le camicie di mezzo mondo: la Boeing era al corrente del problema dei 737 MAX8 già un anno prima del disastro Lion Air ma non ha fatto nulla. A rivelarlo è la stessa azienda, che inoltre non ha comunicato neanche alle compagnie aeree che stavano acquistando il problema. La stessa autorità per l'aviazione americana (Faa) era all'oscuro. Il mondo attualmente conta 387 737MAX8 ammassati nei vari aeroporti, in attesa di un aggiornamento che possa farli tornare in volo. La decisione è stata presa dai vari governi o compagnie aeree in seguito all'incidente di Marzo scorso della Ethiopian Airlines, quando 157 morirono.
La Boeing sapeva benissimo del problema che affliggeva il Manoeuvering Characteristics Augmentation System (MCAS) un sistema anti stallo che però aveva un difetto: percepiva lo stallo quando non c'era e quindi costringeva l'aereo a puntare verso il suolo proprio in fase di decollo e al massimo dei motori. La rivelazione è stata fatta da Bbc che riporta la notizia di come l'azienda abbia tenuto all'oscuro anche la US Federal Aviation Administration, l'ente per l'aviazione civile americana. La stessa è stata informata a novembre 2018 di quel problema che, secondo l'azienda, era un problema minore e a bassissimo rischio. Tanto che avrebbero collaborato per poterlo risolvere. Il planemaker ha detto che in realtà non si sono accorti della grandezza del problema finché non sono iniziate le prime consegne, la loro intenzione era proprio quella di lanciare un software d'aggiornamento che permettesse di correggere quel problema.
Proprio in questi giorni la Boeing dovrebbe
iniziare a rilasciare l'aggiornamento al software che andrà a correggere l'errore MCAS che faceva credere al sistema del velivolo di essere in stallo mentre lo stesso stava semplicemente salendo di quota dopo il decollo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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