Un 29enne ghanese ha denunciato di essere stato insultato e picchiato da cinque militari dell'esercito che sono impiegati nell'operazione "Strade sicure". Stando al suo racconto, ripreso poi dai quotidiani locali, l'aggressione sarebbe avvenuta nella pizzeria di Bologna, in cui lavora come cameriere, nella notte di venerdì.
Secondo la denuncia fatta dall'immigrato, la lite sarebbe iniziata intorno alle due di notte nel locale di via Pietramellara, non lontano dalla stazione ferroviaria di Bologna. Qui il ghanese, un dipendente del locale, ha ripreso il gruppetto di soldati perché, avendo alzato il gomito, avevano iniziato a diventare molesti.
Sarebbe stata immediata la reazione dei militari, che avrebbero preso di mira il 29enne, apostrofandolo con insulti razzisti. “Negro di m..., vieni qua che ti spacco una bottiglia in testa”, gli avrebbe urlato uno di loro, come riporta Il Resto del Carlino.
La situazione sarebbe presto degenerata, tanto che alla fine i soldati avrebbero aggredito il ghanese prendendolo a pugni in pieno volto. A riprova di quanto denunciato dallo straniero, alcune ferite su uno zigomo e sul labbro, riportate in seguito alla rissa. Nella colluttazione, inoltre, uno dei militari ha anche danneggiato con un pugno la vetrinetta del bancone, ferendo così il 29enne con una scheggia di vetro.
Soccorso da alcuni testimoni ed accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna, l'africano è stato medicato e dimesso. Le sue lesioni, in ogni caso, non hanno destato preoccupazioni.“Il primo colpo me lo hanno dato alle spalle, da infami”, ha raccontato D.T. a Fanpage. “Dicevano che mi avrebbero fatto perdere il lavoro, che mi avrebbero spaccato la faccia e altre cose di questo genere”.
I militari, abituali clienti del locale, si sarebbero già scusati con i titolari, che comunque non giustificano il loro gesto. Tutti e cinque sono stati fermati ed identificati dalla polizia, intervenuta sul posto poco dopo l'aggressione.
La vittima non avrebbe ancora sporto denuncia, ma le indagini sono già in corso. Al vaglio le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nel bar-pizzeria, indispensabili per risalire alle esatte dinamiche della vicenda.
Gli inquirenti intendono verificare se vi siano state altre persone presenti al momento dell'aggressione, così da avere più versioni sui fatti. Importante comprendere le reali responsabilità di tutti e cinque i militari.
Stando a quanto si evince da una prima visione dei filmati registrati dalle telecamere interne del locale, non tutti i soldati sarebbero stati coinvolti nella lite sfociata in aggressione. Alcuni, infatti, avrebbero avuto un ruolo più attivo di altri.
Da verificare, inoltre, la questione degli insulti razzisti.
Al momento gli agenti di polizia intervenuti sul posto hanno sanzionato i cinque per ubriachezza.
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