A Bologna, per un focolaio ben 12 classi su 24 sono finite in Dad ed è polemica su una professoressa non vaccinata ma regolarmente a scuola con Green pass valido grazie al tampone. Quattro classi sono in quarantena mentre le altre otto si trovano adesso in sospensione dell’attività didattica. In totale sono trecento gli alunni a casa che devono seguire le lezioni tramite didattica a distanza.
Il focolaio ha coinvolto 300 studenti
Il focolaio, che ha riguardato poco più di dieci persone positive, è probabilmente partito da una professoressa con Green pass valido dovuto ai tamponi e non al vaccino, e ha coinvolto sia direttamente che indirettamente oltre 300 studenti. Il fatto è avvenuto nella scuola secondaria di secondo grado Farini, un istituto del quartiere Savena di Bologna. Dallo scorso sabato alcuni insegnanti e alunni sono risultati positivi, fortunatamente senza sintomi gravi. Qualcuno di loro potrebbe aver portato il virus in famiglia, oltre al disagio di aver perso dei giorni di scuola. Una parte di loro, che ha già ricevuto il vaccino, dopo una settimana di quarantena obbligatoria, se i tamponi saranno negativi, potrà tornare nelle classi. Le otto classi in sospensione dell’attività potranno sapere solo dopo gli esiti dei tamponi se rientreranno a scuola o se dovranno stare in isolamento.
Come riportato dal Corriere, fonti sanitarie avrebbero confermato che il focolaio è partito da una professoressa dell’istituto non vaccinata. Le quattro classi in quarantena sarebbero proprio quelle in cui insegna la docente e dove, in seguito alla conclamata positività della donna, è scattato lo screening che ha scoperto altri positivi e quindi il necessario isolamento per gli studenti. I primi contagiati dalla prof sarebbero stati comunque due suoi colleghi, anche loro con Green pass valido dovuto nel loro caso alla vaccinazione. Da qui le altre otto classi che dovranno sottoporsi al tampone tra oggi e domani per sapere se potranno tornare a scuola o dovranno restare anche loro a casa. La situazione, definita sotto controllo, è monitorata attentamente sia dalla scuola che dalla Ausl. Nei giorni scorsi il Dipartimento di Sanità pubblica ha reso noto che sono già più di quattrocento i provvedimenti di quarantena tra gli studenti. L'incidenza maggiore si è registrata tra le classi più piccole dove ovviamente i bambini non sono vaccinati.
La prof aveva il Green pass
Filomena Massaro, dirigente scolastico dell’Ic 12, in prima linea sui test salivari alle primarie per l’adozione dei quali ha aderito al protocollo, ha spiegato che dei 300 studenti a casa, “un centinaio è in quarantena, i vaccinati potranno rientrare presto se il loro tampone risulterà negativo”.
La professoressa risultata positiva, è doveroso sottolinearlo, era in regola in quanto, nonostante non fosse vaccinata, si era sottoposta al tampone risultato negativo eseguito nelle 48 ore precedenti all’accesso a scuola, che le aveva quindi fatto avere di diritto il Green pass. La dirigente ha sottolineato che “se fosse capitato l’anno scorso senza vaccini sarebbe stato molto peggio”.
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