Un tranquillo pomeriggio di compere insieme alla mamma tramutato in tragedia. Questo, in estrema sintesi, quello che è accaduto in un centro commerciale di Bologna, dove una bimba di appena 7 anni è finita nelle mani di un pedofilo. La vicenda, accaduta lo scorso fine gennaio, è stata resa nota solamente oggi dai quotidiani locali.
Secondo quanto riportato dagli inquirenti la bambina si trovava insieme alla mamma, quando quest'ultima è entrata all'interno di un negozio per fare acquisti. La piccola, anziché seguirla, si è allontanata di pochi metri in direzione dell'area giochi del centro e qui è stata avvicinata da un 34enne di origine bengalese, che l'ha trascinata in un magazzino per baciarla e palpeggiarla. Al termine il pedofilo - commesso del centro commerciale stesso che avrebbe agito durante una pausa caffè - ha riempito le tasche della piccina di biscotti e le ha cambiato la mascherina. Proprio questo cambio, unitamente al cappotto della figlia abbottonato male, hanno generato immediatamente dei sospetti nella madre, la quale si era accorta della sparizione attivandosi immediatamente per cercarla. La donna a questo punto si è fatta raccontare per filo e per segno tutto quello che era avvenuto in quegli attimi interminabili, poi ha composto il numero telefonico riservato alle emergenze richiedendo l'intervento immediato deii carabinieri.
Per i militari giunti sul posto non è stato particolarmente difficile risalire allo straniero, grazie anche ad alcuni testimoni oculari dei fatti. Al termine delle indagini per il 34enne sono scattate le manette ai polsi lo scorso mercoledì, quando l'uomo è stato tradotto in carcere, dove dovrà rispondere del reato di atti sessuali con minorenne. Ad aggravare ulteriormente il già fosco quadro del bengalese una raccolta particolarmente nutrita di immagini a carattere pedopornografico, che i carabinieri hanno rinvenuto sul suo cellulare al momento dell'arresto.
Il triste fenomeno della pedofilia a volte coinvolge anche parenti molto stretti.
Ne sa qualcosa una donna di 39 anni di Biella, finita proprio nei giorni scorsi nel registro degli indagati con l'accusa di aver impartito alla figlia di appena 11 anni delle vere e proprie lezioni di sesso, teoriche ma anche pratiche. La donna inoltre nel 2020 si era invaghita del fidanzatino della figlia - all'epoca 12enne - al quale recapitava foto e video ad alto tasso erotico, tentando con proposte oscene di circuirlo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.