Una sfilata che molti hanno considerato offensiva, se non provocatoria. Soprattutto in questi giorni, quando sono ancora presenti agli occhi della popolazione italiana le immagini degli attentati terroristici di Parigi e le violenze degli immigrati di Colonia. Ieri si festeggiava la festa della nascita di Maometto e in molte città italiane sono state organizzate delle manifestazioni di musulmani per festeggiare la ricorrenza. (guarda il video)
Ma a Bolzano gli islamici sono andati oltre. La manifestazione, infatti, scortata dai vigili, è passata anche di fronte al Duomo della città. Inoltre, durante tutto il corteo non si sono mai sentite parole in italiano (o tedesco, seconda lingua della zona), ma solo in arabo. Non certo un modo per dire che stanno cercando integrazione. Sia ben chiaro, la manifestazione, autorizzata, era del tutto legittima. Ma quel passaggio davanti al Duomo ha provocato rumorose proteste. ""Corteo islamico" nelle vie di Bolzano, alla Boldrini sarà piaciuto sicuramente... E a voi?", scrive Matteo Salvini sul suo profilo Facebook. Il Commissario del Movimento Giovani Padani, Andrea Crippa, invece, dopo aver pubblicato sul web il video del corteo ha scritto: "Alcune ore fa, in centro a Bolzano, si è tenuta una manifestazione di musulmani che inneggiavano a Maometto e Allah con cori di scherno nei confronti dei cristiani! Chi ha autorizzato questa pagliacciata dovrebbe essere rimosso subito dall'incarico e cacciato a calci nel sedere, vergogna! Prima o poi qualcuno si stuferà di essere provocato e perderà la pazienza".
La sfilata davanti al duomo ha fatto infuriare anche Forza Nuova Bolzano, che per voce del segretario provinciale Michele Olivotto ha detto: "Ci meraviglia che movimenti di sinistra non siano stati al fianco di questa manifestazione, notiamo l’ovvia posizione delle donne in ultima fila e non ci dilunghiamo in ovvie disquisizioni in merito al rapporto uomo – donna nell’Islam.
Facciamo notare, nostro malgrado, che alla manifestazione non si scandivano slogan in italiano o in tedesco, il che ci allarma non di poco, e che ciò sia anche di lezione e di monito ai buonisti dell’integrazione a tutti costi". "Questa non è integrazione - conclude - ma una vera e propria prova di forza lungo le vie della città e davanti al nostro Duomo".
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