Bombe ad esercizi commerciali di Foggia: arrestati i responsabili

Hanno poco più di vent'anni e sono stati accusati di aver piazzato bombe davanti una profumeria e una friggitoria del capoluogo dauno

Bombe ad esercizi commerciali di Foggia: arrestati i responsabili

Nell'ambito dell'operazione Chorum che ha portato all'arresto di sedici persone, la Polizia di Stato di Foggia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due soggetti responsabili di gravi atti di intimidazione ai danni di esercizi commerciali della città. In particolare entrambi sono accusati di aver posto delle bombe davanti due negozi - la friggitoria 'Mordi e gusta' e la profumeria 'Gattullo' causandone la distruzione.

Nella notte fra il sei e il sette gennaio, intorno all'una e trenta, una bomba carta fu fatta esplodere ai piedi della saracinesca della profumeria Gattullo in via Lecce. La deflagrazione, avvertita nettamente dai residenti della zona che in preda al panico allertarono immediatamente le Forze dell'Ordine - provocò danni alla soglia di ingresso e alla vetrina. Il giorno successivo i militari, in seguito all'acquisizione dei filmati delle telecamere del negozio e di quelle presenti in zona, interrogarono i proprietari dell'esercizio commerciale. Dalle indagini è emerso che l'autore materiale del gesto è un ragazzo di 24 anni, Davide Monti. Attraverso attività analitiche approfondite, i militari hanno potuto individuare i legami mafiosi dello stesso. Il giovane, infatti, era solito frequentare Rocco Moretti, classe 1997, figlio di Pasquale e nipote del boss della criminalità organizzata del capoluogo dauno. L'atto intimidatorio si ricollega, dunque, a una pretesa estorsiva avanzata da Moretti che dopo aver fatto collocare l'ordigno a Monti, avvicinò la vittima e intimò alla stessa la corresponsione di una ingente somma di denaro.

Il 4 gennaio due bombe furono fatte esplodere davanti la saracinesca della friggitoria 'Mordi e gusta' in Piazza de Sanctis. Due giorni dopo, all'alba e precisamente intorno alle 5, ignoti penetrarono nel locale e, cospargendolo di liquido infiammabile, appiccarono il fuoco. La proprietaria, interrogata, non fornì elementi utili.

Le indagini - sviluppatesi attraverso attività tecniche, informative e tramite l'acquisizione dei dati registrati dai sistemi di videosorveglianza - hanno portato all'identificazione dell'autore dei gesti intimidatori. Si tratta di Abramo Procaccini, di 23 anni.

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