Attenti alla "tecnica dell'abbraccio": così vi rubano gioielli e portafogli

A Città di Castello denunciate due straniere: sfilavano oggetti preziosi e portafogli agli avventori del mercato cittadino. Ecco come facevano

Una volante della polizia in Umbria
Una volante della polizia in Umbria

Avevano affinato una tecnica che consentiva loro di rubare alle vittime collane, orologi, portafogli ed oggetti di valore, spesso senza che queste ultime se ne accorgessero in tempo. L'ultimo tentativo, effettuato loro malgrado sotto gli occhi delle forze dell'ordine, si è però rivelato fatale: due giovani donne originarie dell'Europa dell'Est, entrambe con precedenti specifici alle spalle, sono state fermate dalla polizia e denunciate.

La vicenda si è svolta nelle scorse ore a Città di Castello, in Umbria: era giorno di mercato e nella piazza centrale della cittadina umbra numerosi avventori in vena di acquisti si spostavano da una bancarella all'altra. In linea teorica, si trattava del posto migliore per mettere a segno dei furti, sfruttando la calca. E secondo gli inquirenti, le due erano delle "habituè" dei mercati che avevano messo a punto un "modus operandi" non inedito ma efficace, consistente nella "tecnica dell'abbraccio". Dopo aver individuato la vittima (spesso una persona anziana) una delle due le andava incontro abbracciandola, millantando parentele o amicizie. E durante l'abbraccio, sfruttando il momento di perplessità di chi lo riceveva, riuscivano a sfilare con destrezza gli oggetti preziosi ai malcapitati.

Questi ultimi, spesso e volentieri si accorgevano di essere stati "alleggeriti" solamente dopo qualche minuto, quando le straniere si erano ormai già date alla fuga senza farsi notare ed erano già lontane. Anche in quell'occasione avevano adocchiato il soggetto da truffare, ma non avevano fatto i conti con una volante della polizia che le aveva adocchiate aggirarsi con fare sospetto. I poliziotti le hanno quindi raggiunte per un controllo di rito poco prima che entrassero in azione e le sorprese non sono mancate: la più giovane, una ventinovenne romena, era gravata da numerosi precedenti per furto, oltre ad essere risultata inottemperante alla misura di prevenzione del divieto di ritorno sul territorio comunale valida sino al prossimo 9 gennaio.

Nei confronti della complice (una ragazza proveniente dalla Polonia, classe 1992) risultava invece un precedente per furto di portafoglio ai danni di una persona anziana perpetrato in precedenza proprio nel mercato cittadino dove è stata fermata con la sodale.

Gli agenti hanno pertanto provveduto a denunciare la rumena per la violazione della misura di prevenzione a suo carico. Nei confronti della trentenne, invece, è stata avviata la procedura finalizzata all’adozione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Città di Castello per la durata di tre anni.

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