Botte e minacce alla convivente, nigeriano in manette

La 32enne salvata dai carabinieri grazie alla segnalazione di una insegnante della scuola dell’infanzia frequentata dalla figlioletta della coppia

Carabinieri del comando provinciale di Cosenza
Carabinieri del comando provinciale di Cosenza

Segregata in casa, picchiata e minacciata di morte dal compagno nigeriano, è stata salvata dai carabinieri grazie alla segnalazione di una insegnante della scuola dell’infanzia frequentata dalla figlia della coppia. La maestra ha notato tumefazioni sul volto della donna ed ha informato i militari dell’arma che, all’esito delle indagini, hanno eseguito l’ordine di cattura a carico dello straniero 37enne, peraltro denunciato già in passato per maltrattamenti alla compagna convivente.

La storia di violenza domestica si è verificata a Montalto Uffugo, cittadina della provincia di Cosenza. Il 37enne nigeriano rinchiudeva in casa la convivente, da anni, per evitare che uscisse a chiedere aiuto. La ventisettenne era vittima di ogni tipo di violenza: botte, calci, pugni, finanche ginocchiate. Violenza fisica e anche psicologica. Lo straniero violento le diceva, infatti, che l’avrebbe uccisa e che avrebbe fatto sparire il suo corpo. Un orrore che andava avanti da tanto tempo e al quale hanno messo fine i carabinieri di Rende e di Montalto Uffugo, eseguendo un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla sua donna nei confronti del nigeriano. Quest’ultimo, peraltro, qualche tempo fa era stato già denunciato in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia sempre nei confronti della compagna convivente, connazionale.

Le attività investigative avviate dai militari della stazione di Montalto Uffugo, in ossequio alla legge cosiddetta “codice rosso”, hanno consentito di ricostruire la drammatica situazione familiare in cui versava la donna da diversi anni a causa dei comportamenti aggressivi e violenti del compagno, il quale era solito picchiarla e minacciarla di morte. Tutto è proseguito fino a quando l’insegnante della scuola dell’infanzia frequentata dalla figlia della coppia ha denunciato ai carabinieri di aver visto evidenti tumefazioni sul volto della straniera. Ciò, in particolare, si è verificato alcune settimane fa, quando la donna si era recata a scuola per riprendere la figlia con i segni delle aggressioni al volto.

I militari della stazione di Montalto Uffugo hanno quindi ricostruito le azioni delittuose consumate dall’uomo, che era solito aggredire la convivente con schiaffi e pugni, ma anche con ginocchiate all’altezza della gola, in alcune circostanze tentando pure di strangolarla, torcendole il collo con una corda. Tutta questa violenza avveniva sotto gli occhi atterriti dei figli minorenni.

Dopo la provvidenziale segnalazione

della maestra e il successivo veloce intervento dei carabinieri, la donna è stata portata in una struttura protetta che si occupa di accoglienza delle vittime di violenza. Assieme a lei, i suoi due figli.

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