Brera e il Fuorisalone: il matrimonio funziona

Durante la settimana del mobile lo storico quartiere degli artisti apre le porte ai designer più famosi

Brera e il Fuorisalone: il matrimonio funziona

L'arte in via Brera, quartiere milanese degli artisti, e' sempre di casa. In questi giorni, in occasione del Fuorisalone, lo e' ancora di piu'. Si parte da un'istituzione come l'Accademia di Brera, che ha aperto i suoi spazi ad allestimenti insoliti, in cui le antiche suggestioni dei marmi e delle architetture, convivono con oggetti di design contemporaneo. Ma per gli amanti dell'arte, l'Accademia non e' il solo posto da visitare. A pochi passi, le due storiche gallerie Il Castello e Galleria Ponte Rosso espongono i lavori di designers e pittori affermati. "In occasione del Fuorisalone - racconta al Giornale.it Elisa Ajelli de il Catsello -, vogliamo proporre accanto alle opere di nostri autori abitualmente esposti, come Damien Hirst e Lucio Fontana, anche alcuni pezzi di designers come Fabio Novembre e Marco Dessi'. Abbiamo in questo modo creato contesti diversi ma fra loro armonici". Il pubblico ha così la possibilità di vedere per la prima volta in Italia "Dark Rainbow", una mandibola di squalo rielaborata da Damien Hirst.
Alla Galleria Ponte Rosso, solitamente affezionata ai maestri del '900, in questi giorni c'e' la mostra di Paolo Paradiso, apprezzato pittore milanese.

Nei suoi venticinque dipinti di grande formato, l'artista coniuga la modernità figurativa dei paesaggi, con la nostalgia della New York degli anni '50. L'incontro tra via Brera e il Fuorisalone, e' un matrimonio che funziona.

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